L'aumento delle tariffe postali colpisce duramente la raccolta fondi di tutte le organizzazioni non profit e causa un ingente aumento dei costi con gravi ripercussioni sui fondi destinati ai progetti
Il decreto interministeriale del 30 marzo 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri in base al quale vengono soppresse le tariffe agevolate postali per tutta l'editoria libraria, quotidiana e periodica, in vigore con effetto immediato da oggi, colpisce in maniera molto dura le organizzazioni del settore non profit. L' aumento è del 500% circa per ogni singola spedizione.
La denuncia arriva da un gruppo di 33 associazioni e organizzazioni (ActionAid, AIRC, AISM, Amnesty International, Amref Italia, Fondazione Aretè del San Raffele Onlus, C C S Onlus, Centro per la Lotta contro l'Infarto-Fondazione Onlus, CBM Italia, CESVI, COOPI, Fondazione Don Carlo Gnocchi, FAI-Ambiente Italiano, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Greenpeace, Lega del Filo d'oro, Lega italiana per la Lotta contro i Tumori - Milano, LAV, Medici Senza Frontiere, Associazione Missioni Don Bosco Onlus, Moige-Movimento Italiano Genitori Onlus, OSF, Pangea Onlus, Parada Onlus, Progetto Continenti Onlus, Save the Children Italia Onlus, Sightsavers Italia Onlus, SOS Villaggi dei Bambini Onlus, Terre des Hommes, Telethon, Unicef Italia, Un Ponte per, WWF Italia) che hanno sottolineato come il provvedimento danneggi gravemente tutte le loro attività di informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi.
Pertanto, nonostante il decreto specifichi che un successivo provvedimento potrebbe stabilire ulteriori agevolazioni, ciò comporterà un periodo di vacatio tra l'entrata in vigore del primo e l'eventuale successivo che coincide con un momento dell'anno in cui in genere ogni organizzazione attua delle spedizioni ai propri donatori.
Le organizzazioni, pertanto, si appellano al governo affinché vengano immediatamente adottate delle misure che evitino un vertiginoso aumento del budget delle spedizioni che, anche in ragione delle tempistiche scelte per l'entrata in vigore del provvedimento, non potrà che tradursi in un decremento dei fondi destinati ai progetti.
Le organizzazioni sopracitate, quindi, chiedono l'immediato ripristino delle tariffe agevolate per il non profit.
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