Il 60% delle Organizzazioni di Volontariato (OdV) aquilane ha perso la propria sede; il 44% non dispone di una soluzione logistica alternativa, nemmeno provvisoria, il 34%, pur disponendo dei mezzi, non riesce a trovare un'alternativa concreta.
Questo è lo scenario di un Volontariato locale che, nonostante la volontà, fa fatica a riprendersi.
I numeri, resi noti dal CSVAQ - Centro di Servizio per il Volontariato dell'Aquila - con la ricerca "Noi scegliamo opportunità", sono importanti: l'analisi è stata condotta sulle 107 associazioni presenti sul territorio colpito dal terremoto del 6 aprile 2009, una realtà significativa rispetto alle 800 Organizzazioni di Volontariato operanti sul territorio abruzzese, che denuncia una mancanza di spazi, di strutture, di mezzi con la conseguente dispersione dei volontari, spesso vittime stesse del sisma.
"CSVnet, il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) ha garantito in questi mesi una presenza costante sul territorio, affiancando e mettendo a disposizione del CSV dell'Aquila mezzi e persone per il suo intervento ordinario e straordinario volto a sostenere la ripresa delle attività delle Organizzazioni di Volontariato delle zone colpite dal sisma, nel loro impegno di partecipazione e promozione della ricostruzione della comunità aquilana" afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet.
Ecco le iniziative che la rete dei CSV ha avviato per la ricostruzione sociale del territorio abruzzese:
la Casa del Volontariato, la nuova sede del Volontariato aquilano ma anche "laboratorio per costruire reti e collaborazioni fra le OdV e le altre componenti del terzo settore al fine di elaborare proposte sostenibili e risposte concrete ai nuovi bisogni della comunità aquilana" - afferma Roberto Museo, cittadino dell'Aquila e direttore di CSVnet. La struttura verrà realizzata entro il 2010 grazie ad una raccolta fondi che, dal mese di maggio del 2009, vede coinvolti i 72 CSV italiani, Banca Etica, Round Table Italia, Caritas Italiana ed il gruppo editoriale Vita e che ha raccolto, ad oggi, oltre 500.000 euro e promesse di impegno per ulteriori 200.000 euro;
30 progetti sperimentali finanziati con 919.800 mila euro del Fondo Nazionale per il Volontariato per l'anno 2010, messi disposizione per le OdV abruzzesi che in questi mesi hanno potuto contare sul lavoro di accompagnamento e di assistenza offerto loro dai CSV locali;
bandi per la progettazione sociale, a cui potrà partecipare nei prossimi mesi tutto il Volontariato abruzzese e che saranno realizzati grazie alla collaborazione fra i CSV, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione. I fondi disponibili ammontano a 2,5 milioni di euro.
L'obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per realizzare progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma, in cui sia coinvolto oltre il Volontariato anche l'impresa sociale, l'università e gli enti locali.