Il crollo di una volta di uno dei grottoni traianei di accesso alla Domus Aurea è un altro dei segnali (dopo i crolli di tempo fa di alcuni tratti delle Mura Aureliane) di come è urgente che vengano predisposti da parte del Ministero dei Beni culturali e del Comune interventi di manutenzione che prevengano i crolli nelle parti più a rischio dei monumenti antichi.
Si sapeva da tempo che vi erano infiltrazioni d'acqua nella Domus Aurea derivanti dallo
strato di terreno del Parco del Colle Oppio che la ricopre e la parte crollata faceva parte di un'area frequentata dal pubblico. E' evidente che tutte le parti di parchi pubblici
che presentano aree archeologiche o comunque cavità sotterranee vanno censite e messe in sicurezza.
L'Assessore Umberto Croppi che giustamente dichiara "che il patrimonio antico è tutto
a rischio" deve farsi promotore perché i finanziamenti statali arrivino in modo consistente e non con il contagocce.
Non riusciamo invece a capire né tanto meno a condividere la sua affermazione che la volta crollata "non puo' essere ricostruita"-
Quali sono le ragioni che impediscono di intervenire per ridare al monumento la sua unitarietà?