Questa mattina, mercoledì 31 marzo, presso la Corte di Cassazione saranno depositati i tre quesiti referendari volti a salvaguardare l'acqua dalla privatizzazione. Tra i primi firmatari il Presidente delle Acli Andrea Olivero. Alle ore 12.00, presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa, conferenza stampa di presentazione ai media della campagna referendaria e delle modalità della raccolta firme. Parteciperanno Marco Bersani del Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua, Stefano Rodotà, giurista ed estensore dei quesiti referendari e Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano. Per le Acli sarà presente il responsabile del Dipartimento pace e stili di vita, Alfredo Cucciniello, che spiega le ragioni del coinvolgimento dell'associazione: «Le Acli dubitano che il referendum sia di per sé uno strumento di democrazia compiuta, ma decidono comunque di sostenere i quesiti volti a reintrodurre nel nostro ordinamento giuridico la possibilità di affidare la gestione dell'acqua a soggetti di diritto pubblico. L'acqua è bene comune, non merce; rappresenta un diritto umano fondamentale che non può essere piegato agli interessi di un'economia che non ha altre regole se non quelle della speculazione: chi raccoglie, distribuisce e vende un bene lo rende merce e ne diventa il vero proprietario. Chi ci si assicura allora che l'acqua resta bene pubblico? Raccogliere le firme per il referendum significa per le Acli chiamare alla responsabilità, alla mobilitazione, ad una cittadinanza attiva capace di controllo dal basso su interessi collettivi ed essenziali. Molte nostre sedi sono già mobilitate. La campagna referendaria le renderà ancor più attori nel difendere l'acqua bene comune e l'economia quotidiana delle famiglie. Significa guardare il mondo con occhi di pace, perché tutti i popoli della Terra, anche quel terzo che oggi non ha accesso all'acqua, abbia giustizia sociale e diritti umani, sconfigga malattie, fame, conflitti, migrazioni».

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