Il terremoto del 12 gennaio ad Haiti è stato il peggior disastro naturale di tutto l'emisfero occidentale nella storia moderna, in termini di perdite umane e distruzione. Mentre i governi si riuniscono a New York per impegnarsi con nuovi finanziamenti per la ricostruzione, ecco un sommario di quanto il WFP ha fatto finora e di quali siano le sfide che l'agenzia deve affrontare nell'immediato futuro.
GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI
1- Cibo agli affamati
Dal 12 gennaio, il WFP ha fornito assistenza alimentare a 3,5 milioni di persone. Nonostante le immense sfide logistiche e organizzative, nelle prime sei settimane il WFP è riuscito a raggiungere 3 milioni di persone (guarda la galleria fotografica Haiti:il primo mese in immagini). Dopo la fase iniziale dell'operazione, con le distribuzioni alimentari d'emergenza, il WFP si è concentrato su un'azione più mirata con i programmi di alimentazione scolastica, con un supporto nutrizionale e con razioni complete di cibo per i più vulnerabili.
2- Coordinamento e stabilizzazione
Il WFP si è coordinato con il governo nazionale, i comuni, le comunità locali, le ONG, i gruppi d'aiuto e i contingentri militari per organizzare le prime distribuzioni di cibo. Quest'organizzazione è poi diventata il modello per le successive distribuzioni mirate. La popolazione è stata testimone del lavoro della comunità internazionale nell'effettuare distribuzioni pacifiche ed organizzate e ciò è stato d'aiuto nel tranquillizzare lo stato d'animo fortemente scosso dal terremoto, evitando così situazioni di caos civile.
3- Leadership nella logistica e nelle telecomunicazioni
Il WFP ha condotto le operazioni logistiche per la ricostruzione del porto e delle altre infrastrutture necessarie al trasporto di decine di migliaia di tonnellate di cibo e di altri importanti soccorsi umanitari. Il WFP ha anche garantito il funzionamento dei servizi di telecomunicazione essenziali nei primi giorni dell'emergenza. Il servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite, UNHAS, gestito dal WFP, ha poi effettuato molti voli trasportando personale umanitario in tutto il paese.
LE SFIDE
1-Preparazione per la stagione delle piogge
E' necessario prepararsi in vista della stagione delle piogge ad Haiti, che potrebbe portare devastanti tempeste tropicali e uragani. Dobbiamo fare in modo che le centinaia di migliaia di haitiani che vivono nelle tende abbiano il cibo necessario. Il WFP, a capo della logistica per l'intera comunità umanitaria, sarà impegnata nella distribuzione di teli in plastica, di tende e altri beni non alimentari, oltre a fare in modo che cibo e camion siano preposizionati ad Haiti e nei centri regionali per l'emergenza, a Panama, El Salvador e in Ecuador.
2- Assistere le famiglie che ospitano gli sfollati
Oltre agli sfollati, molte famiglie hanno accolto amici e parenti, specialmente coloro che vivono nelle campagne fuori da Port-au-Prince, costringendole a dare fondo alle proprie risorse. Per questo, hanno ora bisogno di assistenza. Dobbiamo fare in modo che l'assistenza alimentare raggiunga in modo uguale anche chi vive nelle zone montane più remote e, per questo, è necessario un maggior numero di mezzi fuori strada.
3- Coinvolgere gli haitiani nella ricostruzione
Agli haitiani deve essere data la possibilità di partecipare al processo di ricostruzione del paese e della sua produzione alimentare. Insieme al governo, il WFP ha messo a punto programmi di 'denaro e cibo in cambio di lavoro' che vedranno, a partire da aprile, 70.000 persone impegnate in progetti di ricostruzione, in cambio riceveranno contante ed assistenza alimentare. Il WFP sta anche utilizzando le sue capacità logistiche per rinvigorire il settore agricolo, aiutando la FAO a trasportare semi e utensili.