Milano, 30 marzo 2010 - Terre des Hommes, che opera ad Haiti da più di 20 anni, chiede ai donatori che si riuniranno domani a New York, di garantire la massima protezione ai bambini e di rafforzare il sistema sanitario pubblico haitiano, piuttosto che operare con strutture parallele. Attualmente Terre des Hommes assiste circa 20.000 sfollati nelle aree colpite dal terremoto del 12 gennaio scorso collaborando con le strutture locali e ha predisposto 7 "Case del Sole" - centri di protezione per l'infanzia - nella zona di Grand Goave e Léogane, per favorire i ricongiungimenti familiari e contrastare il traffico di bambini. "Proteggere i bambini, aiutarli a superare le perdite subite e i traumi, contribuire alla loro autonomia: queste sono le sfide che il governo haitiano e la comunità internazionale devono vincere assieme al popolo di Haiti", afferma Raffaele Salinari, presidente della federazione Internazionale Terre des Hommes, in vista della conferenza dei donatori di domani. "Per assicurare un effetto a lungo termine, è necessario consolidare e rafforzare le strutture sanitarie esistenti. Nonostante ci sia ancora molto bisogno di cure mediche, ad esempio per i molti mutilati, alcune équipe mediche sono già andate via, con l'esaurirsi dei fondi d'emergenza. Per questo gli operatori umanitari che rimangono dovrebbero affiancare la società civile haitiana per favorire il suo sviluppo negli anni a venire". Gli aiuti umanitari giunti all'indomani del terremoto non devono sostituire le infrastrutture esistenti, ma aumentare le capacità ricettive degli ospedali pubblici e dei centri sanitari. A Les Cayes, a sud-ovest della capitale, Terre des Hommes lavora già in questo senso da decenni, sostenendo i programmi di lotta alla malnutrizione della sanità pubblica. Nel campo della protezione dell'infanzia, le organizzazioni umanitarie devono aiutare i bambini a rimanere nelle proprie comunità e, se rimasti soli a causa del terremoto, favorirne il ricongiungimento con i familiari. A causa della povertà endemica, i bambini di Haiti sono particolarmente soggetti a violenza, abuso, sequestri spesso mascherati da adozioni, e i rischi si sono moltiplicati dopo il terremoto, specie a Port-au-Prince. In questo contesto è fondamentale creare degli spazi "a misura di bambino" all'interno dei campi sfollati e far sì che ricomincino al più presto le attività scolastiche. Terre des Hommes ha già distribuito 6.000 kit didattici a bambini sfollati e nelle sue 7 "Case del Sole" sono iniziati in questi giorni dei programmi ludico-pedagogici per centinaia di bambini, per promuovere il ritorno alla normalità. Tra i progetti a più lungo termine di Terre des Hommes c'è anche la ricostruzione di 4 scuole e 2 centri di accoglienza di bambini abbandonati oppure orfani, oltre che per la costruzione di un ambulatorio medico nella baraccopoli di Waff Jeremy (Port-au-Prince). Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall'abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente è presente in 70 paesi con oltre 1.000 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l'Unione Europea, l'ONU e il Ministero degli Esteri italiano. Per informazioni: www.terredeshommes.it Contatti: Rossella Panuzzo Ufficio stampa Terre des hommes Italia tel. 02 28970418 - 340 3104927 ufficiostampa@tdhitaly.org - www.terredeshommes.it

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