Il tavolo permanente sull'immigrazione della prefettura di Prato ha definito la propria articolazione interna e le linee strategiche di lavoro in modo che i 5 sottogruppi nei quali è stato suddiviso, corrispondenti ad altrettante aree tematiche, possano programmare la loro attività in vista della prossima riunione plenaria, tra circa 2 mesi.
Le decisioni su organizzazione e impostazione di lavoro sono state prese venerdì scorso durante una riunione presieduta
dal prefetto Maria Guia Federico, con la partecipazione del vice capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno Angelo Malandrino.
Sicurezza, Convivenza e integrazione, economia, Salute, Analisi provinciale: questi i temi di cui si ocuperanno i sottogruppi in cui è stato articolato il Tavolo. Al loro lavoro potranno partecipare - su proposta dei rispettivi referenti che ne informeranno il prefetto - tutti i soggetti, pubblici e privati impegnati nel campo dell'immigrazione e possono apportare un contributo.
L'organismo, previsto dal Patto per Prato sicura 2010, è stato istituito per approfondire i diversi aspetti del fenomeno migratorio con l'obiettivo di studiare soluzioni mirate che aumentino l'efficacia degli interventi di gestione e integrazione. Il lavoro del Tavolo, la cui composizione è aperta anche al mondo imprenditoriale, sindacale e associativo, potrà servirà anche ad elaborare e suggerire nuovi strumenti operativi e proposte di modifica alla normativa sul tema, per renderla più adeguata all'evoluzione del contesto, provinciale e non solo. Prato, infatti, con il suo alto tasso di immigrazione e l'esperienza maturata 'sul campo', può ritenersi un osservatorio privilegiato e costituire una sorta di laboratorio per altre aree geografiche.