Quali sono i valori, i metodi e le punizioni che regolano il rapporto genitore-figlio oggi in Italia? Come si integrano i vari elementi del mix educativo, dall'autorevolezza all'affetto, dal dialogo alle punizioni? Come viene percepito il proprio comportamento dai genitori stessi? E come viene valutato quello degli altri genitori? Com'è il confronto tra l'educazione che si impartisce ai propri figli e quella che è stata impartita dai propri genitori?
E, ancora, come i genitori italiani considerano quei gesti che sono da ritenersi comunque violenti, anche quando compiuti con intenti educativi? Quali effetti potrebbe avere un provvedimento normativo che vieti questi atti nel nostro Paese? Come potrebbe essere percepito dai genitori italiani?
Queste alcune delle domande elaborate da Save the Children, che fanno parte di una ricerca che verrà presentata ai media il 26 marzo p.v.
I risultati della ricerca, inoltre verranno commentati nel corso della tavola rotonda su "Le punizioni corporali nei confronti dei bambini e delle bambine: promuovere un'educazione senza violenza e una riforma normativa in Italia", che si svolgerà a Roma il 31 marzo p.v. alle ore 9:00
È sempre maggiore l'attenzione che, anche il nostro Paese, al pari del contesto mondiale, riserva all'importanza dell'educazione impartita dai genitori, nonché alla tutela dei bambini contro qualsiasi atto di violenza, anche all'interno del contesto familiare, e anche se utilizzato con intento educativo.
L'attualità dell'argomento, la sua importanza per il contesto sociale ed educativo, nonché la consapevolezza che il tema dell'educazione e delle punizioni fisiche in ambito familiare sia molto delicato e complesso, ha spinto Save the Children, impegnata in tutto il mondo a promuovere forme di genitorialità positiva e ad eliminare ogni forma di violenza nei confronti dei minori, a creare un appuntamento che possa essere l'occasione per sollecitare anche in Italia una riflessione che coinvolga istituzioni ed esperti in merito alle iniziative necessarie per promuovere un cambiamento culturale nel nostro paese.
In apertura della Tavola Rotonda, Valerio Neri (Direttore Generale Save the Children Italia) illustrerà il Manifesto per un'educazione senza violenza, promosso da Save the Children, e presenterà la ricerca, che verrà commentata da Peter Newell (Coordinatore della Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children).
Alla prima sessione, su "L'importanza di promuovere un educazione senza violenza in famiglia" moderata da Andrea Bollini (CISMAI), parteciperanno Paola Di Blasio (Direttore del Centro di Ricerca sulle Dinamiche Evolutive ed Educative - C.R.I.d.e.e. - presso il Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore), Gianfranco De Lorenzo (Presidente Ass. Naz. Pedagogisti italiani - ANPE), Simonetta Matone (Capo Gabinetto Dipartimento Pari Opportunità), Angelo Mari (Direttore Generale Ufficio II Politiche per la Famiglia, Dip. Politiche per la Famiglia), Marcello Lanari (Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria - SIP).
Alla seconda sessione, volta ad approfondire "L'opportunità di una modifica normativa nell'ordinamento italiano" e moderata da Claudio Tesauro (Presidente Save the Children Italia), interverranno Laura Allegrini (Senatrice, membro della 2ª Commissione permanente Giustizia e segretario della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza), Fabrizia Bagnati (Presidente Unione Nazionale Camere Minorile), Emanuela Baio (Senatrice, membro della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, promotrice del Disegno di legge "Modifiche al codice penale e all'articolo 147 del codice civile in materia di divieto delle punizioni corporali verso i minori), Luigi Fadiga (già presidente Tribunale Minorenni e Corte d'Appello sez. minori).