Port-au-Prince - Perlopiù, Christelle ha l'aria contenta. Sembra a casa mentre corre ridendo insieme a un gruppo di bambini e bambine fra i banchi della classe dove sta imparando l'abc della vita. "Mi piace qui," dice Christelle parlando della sua nuova casa, una scuola-orfanotrofio ai margini di una rinomata baraccopoli di Port-au-Prince. I 55 orfani dormono in giardino, in tende verdi, stile militare, fornite da USAID, poichè gran parte della scuola è stata danneggiata dal terremoto. I pasti sono semplici ma, grazie al programma d'alimentazione scolastica del WFP, sono nutrienti e arrivano con regolarità. Stamattina la colazione consisteva in un porridge fatto con una miscela di soia rinforzata con le vitamine. Il pranzo sarà a base di riso, fagioli e salsicce in scatola. "Alle volte mangiamo pasti a base di cereali, ma a me piace di più il riso," dice Caroline. "Mi sento piena, quando ho finito di mangiare." Sopravvissute al terremoto Christelle non riesce però a trattenere le lacrime mentre ci racconta come la madre si sia precipitata a salvarle mentre la casa crollava tutto intorno a loro. Lei è morta, ma il suo sacrificio ha salvato la vita delle due figlie. Il padre era morto invece anni prima. Le due bambine hanno tre fratelli, di età tra i 20 ai due anni. Sono tutti sopravvissuti al terremoto e ora vivono con la nonna vedova. La nonna non poteva prendersi cura di più di tre persone. Non riusciva a sfamarle. Per questo ha chiesto aiuto alla scuola Le Bon Semeur de Sarthe affinchè si occupasse di Christelle e Caroline. Accolte nell'orfanotrofio-scuola, oggi sono ben integrate con gli altri orfani. "La nonna viene a trovarci" ci racconta Caroline. Un pranzo nutriente Basta poco per rendere felici questi bambini, le cose più importanti per loro sono il sentirsi al sicuro, avere la possibilità di mangiare regolarmente e stare insieme e giocare con altri bambini. Insieme agli orfani ci sono altri 140 alunni che frequentano giornalmente le lezioni. Molti di loro non andrebbero a scuola, se i genitori non fossero spinti a mandarceli grazie alla possibilità di ricevere un pasto nutriente, e gratuito. La certezza di un pasto regolare ha convinto la nonna di Christelle e Caroline a scegliere questa scuola. E, ad indicare come dovesse essere la vita prima del terremoto, una delle prime osservazioni che le bambine hanno fatto, a proposito della loro nuova casa, è stata: "C'è da mangiare, qui".

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