A due mesi e mezzo dal devastante terremoto, (12 gennaio 2010), la Caritas intensifica gli interventi. Finora è riuscita a distribuire aiuti alimentari a oltre 500.000 persone, kit per alloggi temporanei a 43.000 persone, cure mediche per altre 12.000 persone. 

Haiti è il Paese più povero dell'America Latina ed è periodicamente provato da calamità naturali e crisi sociali. Domenica 24 gennaio in tutte le parrocchie si è svolta la colletta indetta dalla Chiesa italiana per le iniziative di solidarietà promosse da Caritas Italiana. Grazie al contributo di parrocchie, diocesi, gruppi, associazioni, famiglie e singoli offerenti sono stati raccolti 13 milioni di euro.
In questi giorni è in corso anche una nuova missione con al seguito giornalisti di diverse testate cattolica. Il direttore di Caritas Haiti, padre Serge Chadic ha espresso gratitudine per l'apporto concreto. Anche il presidente di Caritas Haiti, mons. Pierre Dumas, ringraziando Caritas Italiana per quanto finora fatto, ha rinnovato l'appello agli italiani a sostenerne gli interventi.
Vedi l'appello di mons. Dumas. Caritas Italiana, in collegamento costante con l'intera rete Caritas, è accanto sin dai primi momenti alla Chiesa e alla popolazione locale. Come segno di attenzione alle fasce più colpite ha messo a disposizione per il primo piano d'emergenza 3 milioni di euro ed ha inviato un operatore a sostegno dello staff in loco. Un impegno che diverrà sempre più intenso, soprattutto nel medio e lungo periodo, nelle difficili fasi di riabilitazione e di ricostruzione.

COME CONTRIBUIRE
Cibo, assistenza sanitaria, alloggi temporanei. Già all'indomani del terremoto la Caritas ha portato aiuti alla popolazione. Caritas Haiti, grazie al coordinamento con 58 sacerdoti e responsabili di comunità attivi in 32 parrocchie, al sostegno dell'intera rete Caritas, di un team giunto appositamente a Port-au-Prince e di migliaia di volontari è riuscita a distribuire in modo mirato - a Port-au-Prince, Jacmel, Leogane e Grosse Morne - quanto era già nei diversi centri Caritas e a far arrivare generi di prima necessità soprattutto dalla Repubblica Dominicana, evitando così il congestionamento del porto e dell'aeroporto.
Fino ad aprile proseguirà un piano di aiuti d'urgenza in favore di 200.000 persone (circa 40.000 famiglie), con l'obiettivo di offrire loro alimenti (ogni kit alimentare, dal costo di 35 euro, conterrà provviste per una famiglia, per 1 settimana), kit igienici (per una famiglia, costo unitario 25 euro), rifugi temporanei, attrezzatura di prima necessità per cottura di alimenti (pentole e utensili per una famiglia, costo unitario 65 euro); opportunità di lavoro, acqua potabile, assistenza sanitaria in 20 campi di sfollati. In ognuno di questi campi saranno anche allestite 2 tende.
Una come spazio sociale destinato agli adulti, dove grazie ad attività di orientamento e di ascolto viene offerto sostegno psicologico. La seconda destinata all'avvio di attività formative, educative e di assistenza ai bambini.
Un'attenzione particolare viene inoltre data ai circa 320.000 bambini, per lo più orfani, ospitati nei Centri di accoglienza. Si cerca di far fronte alle loro necessità senza sradicarli dai contesti di appartenenza. Entro aprile verrà lanciato un nuovo piano di emergenza per i prossimi mesi.
Seguiranno piani pluriennali di ricostruzione e sviluppo.

 Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: "Emergenza terremoto Haiti".

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
UniCredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma Iban: IT 50 H 03002 05206 000011063119
Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d'ufficio).

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