Il 24 marzo 2010 ricorre la Giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi, una malattia che, anche nel nostro Paese, rappresenta un problema ancora aperto. In Italia, negli ultimi cinquanta anni (1955-2008), il numero totale di casi di tubercolosi (tbc), registrati dal sistema di notifica nazionale, è passato da 12.247 a 4.418 (da 25,26 a 7,4 casi ogni 100.000 abitanti).
La riduzione più drastica è stata osservata fino al 1981, mentre negli ultimi venticinque anni l'andamento si è mantenuto abbastanza stabile, oscillando sempre intorno ai 7 casi per 100.000.
L'Italia è, pertanto, tra i Paesi a bassa prevalenza di tubercolosi (incidenza inferiore a 10 casi ogni 100.000 abitanti) per i quali l'Organizzazione Mondiale della Sanità non fornisce assistenza prioritaria nella lotta alla tubercolosi. Attualmente, in Italia la tubercolosi si caratterizza per una bassa incidenza nella popolazione generale, la concentrazione maggiore dei casi in alcuni gruppi a rischio e in alcune classi di età e l'emergere di ceppi tubercolari multi resistenti ai farmaci.
Nel periodo 1999-2008 l'incidenza più elevata è stata registrata tra gli anziani, anche se anche se è rilevabile un costante decremento (14 casi per 100.000 ultrasessantacinquenni nel 1999, a circa 8 casi per 100.000 nel 2008). Tra i giovani (classe di età 15-24 anni) l'incidenza di TBC è, invece, in costante aumento (9 casi/100.000 nel 2008).
Dal 1999 al 2008, i casi di TBC in "cittadini non italiani" hanno rappresentato il 36% del totale dei casi.

Per approfondire:
OMS - World TB Day La tubercolosi in Italia - Anno 2008
Gestione dei contatti e della tubercolosi in ambito assistenziale

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