"Il protocollo siglato dall'Amministrazione Capitolina che consentirà l'introduzione del quoziente familiare nella fiscalità comunale" afferma Elena Guerri Dall'Oro, direttore delle Relazioni Istituzionali del Moige "è positivo poiché rappresenta un concreto passo avanti per un pieno riconoscimento delle famiglie come soggetto economico che come tale va sostenuto. Apprezziamo, quindi, l'iniziativa del Comune di Roma che, seguendo il Comune di Parma, è divenuta la seconda città ad andare incontro alle reali esigenze delle famiglie che necessitano di un sistema fiscale che non penalizzi chi ha figli ma che tenga conto del reale costo dei figli stessi". Conclude Elena Guerri Dall'Oro: "Ora auspichiamo che l'esempio dato da Roma e Parma sia una spinta per il Governo e che si possa arrivare finalmente, dopo 30 anni di discriminazione fiscale accertata anche da tre sentenze della Corte Costituzionale (n.179 del 1976, la n. 12 del 1998 e la n.358 del 1999), a una riforma fiscale che introduca il quoziente familiare a livello nazionale".

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