''Muoiono più persone a causa dell'acqua non sicura - afferma nel suo messaggio il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon - che non a causa di tutte le forme di violenza, inclusa la guerra. Queste morti costituiscono un affronto per l'intera umanità e minano gli sforzi di tanti Paesi di raggiungere il proprio potenziale di sviluppo''. L'ONU dedica quest'anno la Giornata mondiale dell'acqua al tema della qualità delle acque. Il messaggio è che l'acqua pulita rappresenta la vita e che la nostra esistenza dipende anche da come proteggiamo la qualità dell'acqua. L'Onu stima che ogni uomo ha bisogno di 50 litri di acqua giornalieri, per bere, cucinare e lavarsi. Purtroppo non tutti hanno questa possibilità, come in Africa, dove in alcune regioni avanza la desertificazione e si assiste a un aumento dell'aridità della terra. Non a caso è stata scelta la città africana di Nairobi, in Kenya, per l'evento più importante organizzato nell'ambito delle celebrazioni della giornata mondiale dell'acqua. Un paese simbolo per ricordare l'importanza di un elemento naturale di primaria necessità che, nelle stime degli scienziati, andrà nel futuro sempre più scarseggiando. La Giornata - istituita nel 1993 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite - è l'occasione per sensibilizzare i cittadini al tema dell'acqua, come risorsa indispensabile ma scarsa, una risorsa da cui dipende la nostra sopravvivenza, che va usata ma non sprecata e la cui gestione deve essere efficiente. Il 22 marzo rappresenta dunque un'occasione per affrontare l'importanza di un elemento che è necessario garantire a tutti gli abitanti del mondo, e che va rispettato anche attraverso un uso sostenibile dell'ambiente.

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