A consegnarla simbolicamente al comune di Delebio (So) il ministro dell'Interno Maroni: ciò che apparteneva al crimine diventa un luogo di servizi. Presente anche il prefetto di Sondrio Cesari
Beni illeciti confiscati alla criminalità organizzata, il loro ritorno alla società per scopi di utilità pubblica è possibile in tempi strettissimi. Come nel caso dell'immobile simbolicamente consegnato giovedì scorso a Delebio (So) dal ministro dell'Interno Roberto Maroni al sindaco del comune Marco Ioli, in presenza del prefetto di Sondrio Erminia Rosa Cesari. Si tratta di una villetta appartenuta a un'organizzazione accusata di truffe, estorsioni, usura, ricettazione e riciclaggio; diventerà un asilo nido.
La rapidità con cui si è concluso il procedimento, ha sottolineato il ministro, è dovuta alle novità introdotte dalle norme del 'pacchetto sicurezza' (legge 15 luglio 2009, n.94), che ha trasferito ai prefetti il procedimento di destinazione di questo tipo di beni, ma anche all'impegno di Governo e Forze dell'ordine nella lotta alla mafia e alle altre organizzazioni criminali.
Su questo fronte Maroni ha ricordato il lavoro di prevenzione fatto in vista dell'Expo 2015 di Milano per prevenire infiltrazioni criminali negli appalti, con l'istituzione di una commissione tecnica e la creazione di una white list di aziende 'trasparenti' dal punto di vista della legalità.
Particolarmente apprezzata la destinazione dell'immobile: il fatto che sarà usato per un asilo è, secondo Maroni, il «completamento ideale di un processo di cambiamento: ciò che era nelle mani del crimine diventa un luogo di servizi e socialità; si passa dal mondo dell'illegalità a quello della legalità».
Alla cerimonia di consegna sono intervenuti il presidente della provincia di Sondrio Massimo Sertori, i vertici territoriali delle Forze dell'ordine, rappresentanti della Regione e di alcuni enti locali.