Il mondo ha sete: 4 miliardi di persone sono a rischio perche' senza acqua potabile o servizi igienici, e ogni anno 5 milioni di persone muoiono direttamente o indirettamente per assenza di acqua. Sono i dati pubblicati da Solidarieta' e Cooperazione Cipsi nel Dossier Acqua 2010, diffuso in vista della Giornata Mondiale dell'Acqua proclamata il 22 marzo. Nel dettaglio, 1,6 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all'acqua potabile; 2,6 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari di base; 5 milioni muoiono ogni anno per malattie legate all'acqua; 1,8 milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie connesse alla mancanza d'acqua potabile (4.900 bambini al giorno, in 8 mesi tutti i bambini d'Italia); un bambino nato in un paese industrializzato consuma acqua da 30 a 50 volte piu' di un bambino di un paese povero. "L'acqua e' cosi' importante per il futuro dell'umanita' da dover essere salvaguardata e resa accessibile nel mondo secondo criteri etici oltre che economici - ha spiegato Guido Barbera, presidente del Cipsi - L'imperativo categorico dei governi, delle imprese e dei cittadini deve essere quello di mantenere sostenibile l'uso del bene piu' prezioso del pianeta. Mentre oggi nel mondo il 12% della popolazione usa e spreca l'85% delle risorse idriche, l'accesso partecipato all'acqua e' essenziale per il rafforzamento della solidarieta' tra i popoli, le comunita', i paesi". (Agimondo)

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