Fervono le attività della nostra Casa del Sole sostenuta da Gelsia in Costa d'Avorio. Situata a Yopougon, uno dei distretti più emarginati e difficili dell'immenso tessuto urbano della capitale economica Abidjan, questa struttura offre protezione e servizi socio educativi, sanitari e culturali ai bambini delle baraccopoli.
Tra le attività organizzate grazie il finanziamento del gruppo Gelsia ci sono corsi di educazione all'igiene, laboratori di disegno, proiezioni di cartoni animati didattici e spettacoli di clownerie, che stanno coinvolgendo moltissimi bambini e ragazzi. "Così questi minori corrono meno il rischio di incappare in traffici di sfruttamento e prostituzione, rimanendo meno tempo a bighellonare sulla strada", dicono gli organizzatori delle attività, che sono gestite dal MESAD (Movimento per l'Educazione, la Salute e lo Sviluppo), partner locale di Terre des Hommes in Costa d'Avorio.
Da qualche anno Terre des Hommes ha scelto di appoggiare l'azione di organizzazioni locali che si preoccupano di fornire servizi socioeducativi, sanitari e culturali ai bambini che provengono dalle bidonville più povere del paese. Questo nonostante il quadro di progressiva pauperizzazione delle popolazioni e di degrado dei servizi offerti dallo stato ivoriano. Attraverso il sostegno a distanza assicuriamo la scolarizzazione e la partecipazioni a iniziative ludicodidattiche a oltre 1.000 bambini particolarmente vulnerabili, finanziando le attività di educazione, ascolto, consiglio e svago promosse da MESAD e dalle Suore Missionarie di Maria Teresa del Bambin Gesù di Koumassi a Abidjan.
Terre des Hommes opera dal 2004 in Costa d'Avorio anche con progetti di supporto alla sanità pubblica per la salute materno infantile, salute di base e prevenzione dell'AIDS e della malaria. Finora ha aiutato 20.000 donne gravide a non morire di parto e ha condotto campagne di sensibilizzazione sull'importanza dei controlli prenatali che hanno raggiunto oltre 50.000 persone.
La Costa d'Avorio ha ancora un tasso di mortalità infantile pari a 83x1.000. Vale a dire che 83 bambini su mille nati vivi moriranno prima di compiere il primo compleanno. Questo dato è più alto persino di quello di Haiti (62x1.000 - Fonte ONU). Altrettanto grave è il dato della mortalità materna: durante la sua vita fertile, una donna su 27 corre il rischio di morire per cause legate alla gravidanza e al parto. In Italia è solo una donna su 26.600.
Grazie ad altri progetti finanziati dall'Unione Europea e dalla Cooperazione Italiana stiamo migliorando l'accesso ai servizi sanitari per oltre 700.000 persone nella regione dello Zanzan, terreno di lotta negli anni scorsi tra truppe ribelli e il governo. Ciò vuol dire anche che migliaia di bambini possono essere finalmente vaccinati. Inoltre, in altre zone del paese stiamo portando avanti programmi di prevenzione e test per l'AIDS.