Si trovano a Vancouver e Whistler le strutture dove gli atleti si incontrano dopo le gare. Realizzati dal Cip - e con il forte sostegno dell'INAIL - gli spazi sono stati inaugurati alla presenza dell'ambasciatore italiano in Canada, Andrea Meloni: "Un segno importante per tutti i connazionali che vivono qui"

VANCOUVER - Due "Casa Italia" per queste Paralimpiadi 2010, due spazi - uno a Vancouver, l'altro a Whistler - dove ospitare gli atleti, incontrarsi, festeggiare e discutere. Magari davanti ad un buon bicchiere di vino italiano. Due luoghi d'incontro conviviale, insomma, per rilassarsi dopo le gare e fare il punto per il giorno successivo.
Su iniziativa del Cip, il Comitato italiano paralimpico, - e con il forte sostegno dell'INAIL - le due strutture sono state inaugurate nei giorni scorsi. Particolarmente toccante la cerimonia di Vancouver, dove la Casa è situata proprio all'interno del Centro culturale italiano di "Van", luogo simbolo della comunità italiana in Canada, in una zona della città particolarmente popolata da connazionali.
Forse anche per questo alle manifestazioni non sono mancati l'ambasciatore italiano in Canada (fresco di nomina da soli due mesi), Andrea Meloni, e Joe Finamore, presidente del Centro culturale. Con loro il presidente del Cip Luca Pancalli e Marco Giunio De Sanctis, capo delegazione della squadra italiana a Vancouver. Tra gli ospiti anche il sottosegretario con la delega allo sport, Rocco Crimi. "Potete contare sul pieno sostegno del governo italiano", ha detto il rappresentante dell'esecutivo. "Soprattutto per il riconoscimento che è dovuto a un movimento che si e qualificato in tutte le discipline sportive.
Lo sport - e voi lo sapete bene - annulla ogni disabilità. Per questo è importante che questi Giochi paralimpici facciano parlare di se: colgo così l'occasione per ringraziare Rai e Sky Sport, che hanno annunciato una piena copertura degli eventi sportivi canadesi, e anche la carta stampata. E' un ottimo segno per lo sport paralimpico". Soddisfatto l'ambasciatore Meloni, reduce dal bell'incontro di sledge hockey che ha visto sconfitta - ma con onore - la nazionale italiana: "Questi Giochi sono molto importanti per il Canada. E anche l'Italia, e i suoi atleti, vedo che stanno avendo una grande visibilità nei media canadesi. Un segno importante anche per la comunità italiana che vive qui".
A Luca Pancalli sono spettati gli onori di casa, e i ringraziamenti. Non prima di avere ricordato lo sforzo fatto per aprire le due "Case" a Whistler e a Vancouver, e l'importanza che tutto il movimento paralimpico sta conquistandosi in tutto il mondo. Le conclusioni a Marco Giunio De Sanctis: "Ripetersi è sempre difficile. A Torino abbiamo raggiunto l'apice con la decima posizione assoluta nel mondo. Ma anche qui a Vancouver ci aspettiamo dei grandi risultati".
Oltre al fondamentale impegno dell'INAIL, le due "Casa Italia Paralimpica" sono state realizzate anche grazie alla collaborazione dell'Istituto per il Credito Sportivo, Ina Assitalia, Guido Simplex e Distilleria Bottega.
(RedSoc/Canada)

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