Si chiama Officina Medio Oriente l'iniziativa dell'assessorato alla Solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento che si svolgerà dal 16 al 21 marzo prossimo in Trentino. Cinque giorni di incontri, approfondimenti, testimonianze, ma anche di musica, teatro, cinema, libri. Questo per capire una terra da molti considerata il crocevia dell'umanità, dove si sono sviluppate le tre grandi religioni monoteiste del Mediterraneo: ebraica, cristiana e musulmana. Un tentativo di dar voce e valore alle differenti identità e offrire il giusto spazio - a fronte di uno scenario spesso di paura, rabbia, vendetta - a quanti - e sono molti - dimostrano ogni giorno che la convivenza è possibile, che la differenza è una risorsa e non un ostacolo, che la via del dialogo è l'unica percorribile se si vuole davvero arrivare a una convivenza migliore per tutti.
I ragazzi della cineteca di Gerusalemme, protagonisti del progetto "I am You are" (dove adolescenti arabi ed ebrei, rileggono attraverso il cinema la propria situazione e le differenti narrazioni della medesima realtà) incontreranno i loro coetanei delle scuole trentine. Uno Sceicco sufi dialogherà con un Rabbino e una Monaca cristiana del Monastero interreligioso di Mar Musa, in Siria. Rappresentanti dell'Università di Al Quds dialogheranno poi con colleghi dell'Università di Gerusalemme sulle concrete prospettive di pace tra Israele e Palestina.
Cinque donne, appartenenti ad altrettante religioni (ebrea, musulmana, drusa, cristiana, beduina) dialogheranno sul ruolo della religione nella soluzione dei conflitti. E poi spettacoli teatrali e musicali, anch'essi imperniati su situazioni di dialogo, confronto e collaborazione tra le differenti comunità.
Per tutta la durata della manifestazione, nel Palazzo della Regione sarà esposto un grande abito tradizionale palestinese e si potranno conoscere i progetti trentini in Terra Santa. Un evento significativo vi sarà a mezzogiorno di domenica, con la posa di un ulivo proveniente da Gerusalemme. Un semplice gesto simbolico che rappresenta lo spirito dell'iniziativa. Anche in una situazione difficile come quella mediorientale, donne e uomini di buona volontà dimostrano quotidianamente che un futuro di pace è possibile. Anche il Trentino vuole dare il suo contributo a questo cammino.
Tra le diverse iniziative programmate nell'ambito di "Officina Medio Oriente", figurano due appuntamenti musicali di particolare spessore artistico organizzati dal Centro informativo per l'immigrazione della Provincia autonoma di Trento.
Martedì 16 marzo, all'Auditorium Santa Chiara di Trento, alle ore 20.30, in occasione dell'apertura dell'Officina con l'assessore provinciale alla Solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami, vi sarà il Concerto di Omar Faruk Tekbilek & his Ensamble (artista turco, uno dei maggiori esponenti della musica medio orientale) con la partecipazione straordinaria del chitarrista italo-americano Anthony Mazzella. Aprirà la serata il gruppo trentino Anansi & the Buffalo Soldiers.
sabato 20 marzo, all'Auditorium Santa Chiara di Trento, alle ore 21.00, concerto di "The Idan Raichel Project", artista israeliano ideatore di un progetto musicale di comprensione e collaborazione multiculturale.
Per Idan Raichel si tratta di un ritorno a Trento dopo il successo del concerto del primo giugno scorso in Piazza Dante nell'ambito dell'iniziativa "Note comuni, identità diverse" organizzata dal Cinformi.
Entrambi i concerti sono a ingresso gratuito.
Distribuzione biglietti a partire dal 10 marzo presso l'Auditorium Santa Chiara di Trento.