Sono tornati in classe i bambini della Scuola Cejecodema di Martissant, alla periferia di Port-Au-Prince ad Haiti. Save the Children, operativa nell'isola caraibica dalle ore successive al terremoto, ha infatti fornito tende dove sono state allestite delle aule, e ha provveduto ai materiali scolastici per centinaia di bambini che hanno così potuto riprendere a studiare e tornare ad un minimo di normalità.
A Martissant, dove case ed edifici sono stati distrutti dal terremoto del 12 gennaio, le ampie tende installate da Save the Children consentono ai bambini sia di fare lezione sia di giocare e interagire con i propri coetanei in un ambiente protetto. Da quando le scuole temporanee hanno aperto - 3 giorni fa - i bambini frequentanti sono passati da una dozzina ai 132 attuali e si stima che arriveranno a 400 in pochi giorni.
Save the Children ha deciso di concentrare le proprie attività nell'allestimento di classi temporanee quale intervento chiave per aiutare i minori più vulnerabili a riprendersi dal trauma del terremoto. L'organizzazione si è data come obiettivo l'attivazione e apertura di 300 scuole tra temporanee o già esistenti e ristrutturate.
Si stima[1] che il 90% degli edifici scolastici nelle aree colpite siano stati danneggiati o distrutti; che oltre 400.000 bambini siano tuttora sfollati e che solo il 50% di studenti sia rientrato nelle scuole non danneggiate e di nuovo funzionanti dall'1 febbraio.
"I bambini sono stati profondamente colpiti dagli eventi a cui hanno assistito. In centinaia di migliaia sono stati costretti ad abbandonare le proprie case, il che ha contribuito ad accrescere la loro ansia e paura tenuto conto anche del fatto che le scosse continuano così come i crolli di abitazioni e scuole", spiega Annie Foster, Responsabile del team di Emergenza di Save the Children ad Haiti. "Le classi temporanee allestite da Save the Children assicurano ai bambini attività strutturate in un ambiente sicuro e protetto, aiutandoli a riacquisire un senso di normalità, a reagire e a riconquistare la fiducia nel futuro".
Jimmy, 10 anni, di Martissant, è al suo primo giorno nella Scuola temporanea di Save the Children: "Mi piace studiare e ho voglia di imparare", dice. "La mia scuola è stata abbattuta dal terremoto e non voglio tornarci perché mi spaventa avere qualcosa sulla testa. La scuola di Save the Children mi piace perché è fuori e mi fa sentire tranquillo".
In un paese in cui solo il 51% di minori frequentava la scuola, prima del sisma, e in cui mediamente un bambino riesce a completare solo il ciclo di scuola primaria, l'impatto del terremoto sul sistema scolastico è stato devastante. Al fine di garantire ai bambini di continuare ad avere accesso ad un'istruzione, Save the Children lavorerà sia con le scuole pubbliche che con quelle private e comunitarie.
"E' cruciale riavviare il sistema scolastico, specialmente all'indomani di un evento disastroso come il terremoto che ha colpito Haiti", spiega ancora Anne Foster. "L'istruzione non è solo un diritto ma è anche uno strumento fondamentale per proteggere i bambini da malattie o addirittura dalla morte, fornendo loro informazioni e nozioni relative alla igiene e alla salute. Inoltre la scuola contribuisce al benessere psicologico del bambino, offrendogli uno spazio sicuro e protetto dove interagire positivamente con i propri coetanei".
Save the Children sta supportando minori e adulti ad Haiti da più di 1 mese. Nelle ore immediatamente successive al terremoto, l'organizzazione internazionale ha distribuito aiuti di prima necessità come utensili da cucina, sapone, teli di plastica, acqua potabile, medicine e forniture mediche, per un totale di 500.000 persone raggiunte. Oltre 500 gli operatori di Save the Children al momento attivi sull'isola.
Nell'arco dei prossimi 24 mesi - attraverso un primo intervento di emergenza e un secondo di post emergenza - Save the Children si è data i seguenti obiettivi nell'ambito dell'istruzione:
- garantire a 160.000 bambini attività scolastiche all'interno di ambienti e strutture protette e sicure;
- accrescere la capacità degli insegnanti di fornire un'istruzione di qualità;
- assicurare ai bambini più piccoli l'accesso a servizi per lo sviluppo della prima infanzia;
- garantire a 10.000 minori che non sono potuti andare a scuola, corsi scolastici accelerati;
- rafforzare la collaborazione con il Ministero dell'Istruzione contribuendo ad accrescere la sua capacità di provvedere ad un'educazione di livello per i minori direttamente o indirettamente colpiti dal terremoto.
nota 1: Fonte: Ministero dell'Istruzione di Haiti
Sono disponibili foto delle attività di Save the Children e case-studies dei bambini seguiti e aiutati.
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