Si chiama Azione 10 ed è un progetto avviato dal Comune di Rovereto (TN) che consente di offrire una opportunità lavorativa stagionale a persone che per vari motivi sono in difficoltà. In totale sono 12 progetti che coinvolgeranno 58 persone (34 uomini e 24 donne) dando loro lavoro per circa 6 mesi.
Tra questi lavoratori c'è anche l'uomo che recentemente si era detto disperato al punto di voler vendere un proprio rene. A queste persone vengono fatti svolgere lavori socialmente utili, che vanno a beneficio dell'intera comunità.
I soggetti beneficiari degli interventi previsti dall'Azione 10 devono essere iscritti nelle apposite liste comprensoriali e devono appartenere alle seguenti categorie: donne disoccupate di età superiore ai 32 anni; maschi disoccupati da almeno 12 mesi, di età superiore ai 32 anni; maschi disoccupati con età superiore ai 45 anni; persone disoccupate con più di 25 anni di età riconosciute invalide ai sensi della legge n. 68/99; persone con più di 25 anni di età in difficoltà occupazionale in quanto soggette a processi di emarginazione sociale, o portatrici di handicap fisici, psichici o sensoriali segnalate dai servizi sociali e sanitari territoriali attraverso apposita certificazione.
Negli anni Azione 10 si è ingrandita sia per la sensibilità degli amministratori che per la situazione economica del Paese. I dati sono stati presentati oggi dall'assessore alle attività sociali e sanità Giovanni Spagnolli. Per l'anno in corso sono stati presentati all'Agenzia del Lavoro 12 interventi che vedono coinvolte 58 persone per una spesa complessiva di circa 502.500 euro.
Ma nel suo intervento l'assessore ha anche puntualizzato il ruolo del Comune. "Noi - ha detto - non siamo né una agenzia di collocamento, né un'agenzia immobiliare, né un distributore di denaro. Il nostro vuole essere un prendersi carico della persona che è in difficoltà, capirne le ragioni e i motivi che lo hanno condotto allo stadio ultimo e quindi sostenerlo nel percorso inverso.
Utilizziamo degli strumenti immediati per far fronte alle situazioni contingenti, ma il nostro compito - ha concluso - la nostra "missione" è prendersi in carico il soggetto, camminare al suo fianco". (fr)