L'Italia sosterrà L'Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo dei Paesi del Corno d'Africa (Igad) nel settore dell'allevamento, attraverso l'assistenza tecnica dell'Associazione Italiana degli Allevatori (Aia). L'impegno è stato preso in occasione di una riunione dei Ministri dell'Agricoltura dell'Igad che si è svolta il 18 febbraio scorso a Roma, dietro impulso della Direzione Generale per i Paesi dell'Africa Sub-sahariana della Farnesina: un ulteriore segnale della vitalità italiana nella co-presidenza dell'Ipf (Igad Partners Forum). L'Associazione Italiana degli Allevatori offrirà all'Igad assistenza tecnica e sanitaria agli allevatori, grazie al suo eccellente "know-how" nel miglioramento genetico e selezione del bestiame. Nel medio termine, l'Italia sosterrà l'organizzazione nel rafforzamento delle proprie capacità nel settore delle politiche agricole, anche attraverso il supporto alla costituenda Unità tecnica interna al Segretariato. Nel corso della riunione sono emerse le principali problematiche legate all'allevamento quali la mancanza di una chiara road map per lo sviluppo del settore ed una più generale esigenza di migliorare l'attenzione verso l'agricoltura, vero ostacolo alla crescita di tali attività; la limitata professionalità dei piccoli allevatori; gli effetti dei cambiamenti climatici sull'allevamento; la diffusione delle malattie; gli standard qualitativi e sanitari inadeguati a rendere possibile in Europa e nei Paesi limitrofi del Medio Oriente l'esportazione delle carni allevate nella regione. L'allevamento nella regione del Corno d'Africa rappresenta la fonte di sostentamento per 40 milioni di persone, con un'incidenza del 60% sul Pil agricolo. Attente politiche dell'allevamento rappresentano dunque non solo un efficace strumento di lotta alla povertà ma possono esercitare un ruolo sostanziale ai fini della stabilizzazione regionale. Notevoli sono infatti le implicazioni transfrontaliere delle problematiche del settore, quali i conflitti pastorali causati dall'abigeato, l'attraversamento delle frontiere dei capi di bestiame alla ricerca di acqua e foraggio e la trasmissione di malattie.

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