Due nuovi programmi di intervento nei settori agricolo e sanitario stanno per essere lanciati dall'Italia nella provincia di Herat (Afghanistan occidentale), diventata da un paio d'anni prioritaria nell'intervento della Cooperazione Italiana. I progetti, che hanno un valore complessivo di undici milioni di euro, sono stati presentati alle autorità provinciali durante una recente visita di una delegazione guidata da Alberto Bortolan, direttore dell'Ufficio della Cooperazione allo sviluppo dell'Ambasciata d'Italia a Kabul.
In una riunione con il vice del governatore di Herat, Ahmad Yousuf Noristani, è stato fatto il punto delle iniziative sviluppate rafforzando il dialogo diretto tra le autorità locali e la Cooperazione Italiana, informando sui progetti italiani, e quindi rendendoli più visibili. Nello stesso tempo la visita, "ha permesso di consolidare il rapporto con le Ong internazionali operanti nella provincia". La Cooperazione italiana prevede dunque il lancio di due nuove iniziative nel settore della sanità e dello sviluppo agricolo e rurale, per un valore di undici milioni di euro, di cui circa otto destinati direttamente alla provincia di Herat.
Ad essi "si aggiungeranno 1,5 milioni di euro per il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) e la Federazione Internazionale delle Croci Rosse e delle Mezze Lune Rosse, ed una somma simile per un programma in favore di migranti di ritorno, sfollati e gruppi vulnerabili attraverso la autocostruzione di abitazioni e strutture sociali".
Finora la Cooperazione italiana è intervenuta a Herat nell'Ospedale regionale (anche con la Ong Cesvi) ed in quello pediatrico (Ong Aispo); ha operato per il potenziamento della risposta alle emergenze (via Unops), la fornitura di beni di prima emergenza (Cesvi) e con contributi all'Autorità nazionale afghana per la gestione delle Calamità (Andma). Non sono mancati interventi a sostegno della condizione e dell'occupazione femminile e dei migranti di ritorno, nonché programmi per i bambini di strada e per la piccola imprenditoria agricola. La Cooperazione Italiana ha reagito anche alle emergenze del momento, come le piogge intense che hanno colpito Herat all'inizio di febbraio e provocato inondazioni e smottamenti che hanno isolato migliaia di persone.