Settimana bianca ad Alleghe: la 27sima edizione con le guide di carabinieri e forestali. In 70 hanno praticato lo sport con un pettorale speciale.
BELLUNO. Settimana bianca ad Alleghe numero 27 per sciatori non-vedenti e ipo-vedenti dell'Associazione disabili visivi di Roma. Un binomio che si rinnova quello tra il sodalizio e i corpi di polizia della provincia (tra i quali i Forestali): a condurre gli sciatori, come guide e istruttori hanno preso parte, anche i carabinieri delle stazioni di Caprile e del Comando compagnia Cc di Cortina.
Alla settimana bianca hanno partecipato circa 70 non vedenti ed ipovedenti di età compresa fra i 20 e i 70 anni, alcuni dei quali hanno praticato lo sci per la prima volta nella loro vita. Le circa 5 ore al giorno di attività sciistica, con istruttori di sci preparati alla guida dei ciechi, hanno consentito a tutti i partecipanti di apprendere le modalità di base o di migliorare le loro capacità tecniche e di divertirsi in piena sicurezza.
Anche chi non ha mai fatto sci di discesa, è stato in grado fin dal terzo giorno di effettuare brevi discese a velocità controllata e descrivendo delle curve. Ai fondisti, dopo la mattinata dedicata allo sport, è stata anche offerta l'opportunità di compiere escursioni nelle più interessanti località dei dintorni, spingendosi fino sulle vette circostanti. Una manifestazione, attualmente la più importante a livello europeo, che trascende gli aspetti puramente sportivi, presentando contenuti di alto valore morale e sociale.
Contribuisce anche a fare uscire dal loro isolamento alcune persone che non hanno molte occasioni di socializzare. Particolarmente importante è il rapporto che si instaura fra il cieco e la sua guida, alla quale il primo si affida. Ciò crea un legame ed una reciproca comprensione che difficilmente potrebbero sorgere in situazioni diverse.
I discesisti più avanzati utilizzano delle piccole radio ricetrasmittenti che consentono alla voce della guida di raggiungere costantemente ed in qualunque circostanza lo sciatore cieco; altri preferiscono farsi precedere dalla guida, la quale, in questo caso, impartisce i comandi e i suggerimenti tecnici tramite un altoparlante che porta dietro le spalle. Naturalmente vengono preferite le piste larghe e prive di pericoli e si attende, per effettuare i tratti di discesa, che esse siano il più possibile sgombre. I discesisti ciechi indossano un apposito pettorale giallo con dischi neri: una più diffusa conoscenza di tale simbolo distintivo internazionale da parte degli altri sciatori renderebbe più semplice e sicura questa pratica sportiva.

N.d.R.: I Corpi dello Stato che hanno fornito gli istruttori sono stati: Carabinieri, Vigili del Fuoco di Belluno, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato di Moena, Guardia di Finanza di Predazzo. Estremamente importante la collaborazione di altri volontari civili, fra cui i Gruppi dell'Associazione Nazionale Alpini di Rocca Pietore, Alleghe, Agordo, Livinallongo, Cencenighe e Selva di Cadore, coordinati dal veterano della manifestazione, Maresciallo Sergio Valente e da Benito Falorio,instancabile organizzatore e guida preziosa per la conoscenza delle tradizioni locali. Essenziale l'appoggio dato alla manifestazione dai Comuni di Rocca Pietore e di Alleghe e dalla Società Impianti di Alleghe. Indispensabile poi, la partecipazione di volontari civili provenienti dal feltrino e dall'agordino, che qui vogliamo citare e ringraziare: Marino Dorigo, Carlo Baldessari con l'amico Antonio Huber, Riccardo Maccagnan, Rino Campigotto, Giovanni Perensin, Francesco De Paoli, Lino Pauletti, Damiano Farensena, Gino De Lazzer, Egidio Casagrande, Ernesto Gaio, Fabrizio Bossi (Corriere delle Alpi, 7.2.2010)

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