Sono almeno 39.000 le famiglie colpite, dalla fine del 2009, dalle intense piogge, gli smottamenti e lo straripamento di corsi d'acqua che interessano principalmente le regioni di Cochabamba (centro), Santa Cruz (est), Chuquisaca (sud-est), Beni e La Paz. Il vice-ministro della Protezione civile, Hernán Tuco, ha precisato che sono 107 i comuni colpiti su un totale di 337 in tutto il paese e nel bilancio si contano anche almeno 15 morti e 11.500 ettari di raccolti andati perduti.
Il governo ha decretato l'emergenza nazionale e attivato l'allerta rossa nelle aree più colpite, tra cui la città di Trinidad, capitale del dipartimento di Beni, dove le precipitazioni hanno parzialmente sommerso due quartieri periferici costringendo ad evacuare 120 famiglie, e i territori indigeni del Tropico di Cochabamba, dove sono stati distribuiti con ponti aerei alimenti e beni di prima necessità.
Le forti piogge sono attribuite a ?El Niño', fenomeno con cui si identificano importanti variazioni periodiche della temperatura del Pacifico orientale. Alluvioni si segnalano anche nel vicino Ecuador, dove risultano colpiti soprattutto una decina di centri abitati della zona della frontiera nord.
La provincia settentrionale di Esmeraldas, dove è stato dichiarato lo stato d'emergenza, risulta isolata: almeno 3500 sono i sinistrati, 10.000 ettari di terra coltivata sono stati inondati dallo straripamento di fiumi, strade e ponti sono stati gravemente danneggiati.