Stamani all'alba è iniziato l'ennesimo sgombero. E' stato il turno del campo rom di Segrate dove vivevano più di 130 persone e dove, anche in questo caso, erano in atto processi positivi d'integrazione.
Anche in questo caso, i bambini residenti nel campo frequentavano le scuole locali e anche in questo caso le maestre, stamani, erano in prima fila per dare sostegno alle persone sgomberate e per cercare di portare i bambini a scuola.
Anche in questo caso, non sono state trovate soluzioni abitative alternative e condivise. Anche in questo caso, l'unica proposta è stata quella di separare le donne e i bambini dai mariti.
Anche in questo caso, vengono calpestati diritti e libertà fondamentali di uomini, donne e bambini che, da mesi,vengono rincorsi e stanati dove tentano di trovare rifugio.
Anche in questo caso, non sono servite le mobilitazioni: l'accanimento prosegue imperterrito e insensato.
Anche in questo caso, abbiamo incontrato famiglie che erano state sgomberate prima dal campo rom di Rubattino, poi dalla zona di Bacula, poi da Bovisasca, poi ancora da Rubattino e, stamani, da Segrate.
Anche in questo caso, per un giorno, staranno accesi deboli riflettori sull'ennesimo sgombero e poi tutto tornerà come prima.
Anche in questo caso, la città è assuefatta.
Il Naga continuerà a portare assistenza nelle aree dismesse della città, nei campi rom e ovunque ce ne sia bisogno e continueremo a denunciare ogni violazione dei diritti di chicchessia.
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