Sui fondali a largo di Cetraro c'è il "Catania" affondato nel 1917 La nave identificata sui fondali a largo di Cetraro è il piroscafo Catania affondato nel 1917. E' necessario ribadirlo in considerazione alle "rivelazioni" del giornalista Gianni Lannes che il 9 febbraio scorso ha presentato sedicenti nuove prove sulla "nave dei veleni".
Lannes non è convinto di ciò che le verifiche fatte dal Ministero dell'Ambiente assieme alla Procura Distrettuale Antimafia ed alla Procura nazionale Antimafia hanno accertato. Il giornalista, secondo quando riportato dalle agenzie di stampa, ha affermato di aver fatto accertamenti presso gli archivi del ministero della difesa ed aver scoperto che la "Catania" è stata affondata nel porto di Napoli nel 1943.
Lannes ha anche aggiunto che "non c'e' alcun pericolo di omonimia perche' ho controllato che esisteva un altro piroscafo 'citta' di Catania' sempre affondato nel 1943".
A commento delle sue scoperte Lannes sottolinea che "il ministro Prestigiacomo dovrebbe fare un ripasso di storia, oltre che di coscienza" e che è "stanco delle menzogne dei poteri forti", cioè Ministero e Procura Nazionale Antimafia, cioè il Procuratore Grasso e la sottoscritta. Lannes ha scoperto due fatti veri: l'affondamento del "Catania" nel 43 e del "Città di Catania" lo stesso anno. Ma quelle due navi col relitto di Cetraro non c'entrano niente. C'era un piroscafo Catania, costruito nel 1906 della "Società Marittima Italiana" che risulta affondato il 16 marzo del 1917, 15 miglia a largo di Belvedere Calabro (oggi Belvedere Marittimo), silurato da un sommergibile.
Il naufragio causò la morte di 67 membri dell'equipaggio e di 14 passeggeri. Tutto ciò si evince con chiarezza dalle pag. 284 e 285 dell'allegato 10 ("Elenco delle unità mercantili affondate durante il conflitto per eventi di guerra") del volume secondo de "Il Traffico Marittimo" edito dall'Ufficio Storico della Marina nel 1932. Il documento è consultabile presso l'Ufficio Storico della Marina Militare dove Lannes ha svolto le sue ricerche, purtroppo per lui con grande superficialità.
In ogni caso copie dei documenti sono a disposizione di tutti presso il Ministero dell'Ambiente. Sono parimenti a disposizione di tutti, oltre che visionabili sul sito del Ministero, i filmati sottomarini della "Mare Oceano" e tutti gli altri documenti in possesso del Ministero sulla vicenda "Nave dei veleni". E' il caso di dire: basta veleni.