Gli scontri tra le forze governative e la milizia Al-Shabaab nella capitale somala Mogadiscio stanno costringendo migliaia di persone alla fuga. Circa 24 civili sarebbero stati uccisi e altri 40 feriti durante l'ultimo combattimento iniziato lo scorso mercoledì.
Alcuni dei residenti hanno iniziato a fuggire da Mogadiscio qualche giorno prima avendo avuto notizia di un grosso assembramento militare e di una probabile offensiva del governo contro i gruppi armati di opposizione che occupano alcune zone della città.
Dall'inizio di febbraio, oltre 8.000 persone hanno lasciato la città per sfuggire ai combattimenti che infuriano in varie zone, soprattutto nei sobborghi settentrionali di Haliwaa, Yaaqshiid e Wardhiigleey. Molti si sarebbero diretti verso aree della città relativamente sicure o verso il corridoio di Afgooye, dove si stima siano presenti già 366.000 sfollati dei precedenti conflitti.
Il corridoio, che si estende per 30 km a est di Mogadiscio, ha una delle maggiori concentrazioni di sfollati del mondo. Più di 250.000 civili sono stati costretti a lasciare Mogadiscio dal maggio 2009, quando i gruppi armati di opposizione hanno sferrato i primi attacchi mirati a spodestare il nuovo governo di transizione.
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è estremamente preoccupato per l'escalation di violenza nella Somalia centro-meridionale e nella capitale che sta causando movimenti forzati su larga scala ed enormi sofferenze umane.
L'UNHCR chiede alle parti in causa nel conflitto di rispettare il diritto umanitario internazionale, le cui violazioni sono state la maggiore causa di movimenti forzati nella capitale e in altre aree lo scorso anno. L'UNHCR sta affinando le procedure di intervento per distribuire aiuti d'emergenza alla popolazione colpita, in modo da poter agire non appena la situazione della sicurezza lo permetterà.
Attualmente l'accesso dell'UNHCR, come di altri operatori umanitari, è impedito dal conflitto. La Somalia è uno dei Paesi che generano il maggior numero di sfollati nel mondo. Ha un milione e 400mila sfollati interni, mentre oltre 560.000 somali vivono come rifugiati in paesi confinanti e vicini.