"L'Italia ha deciso di istituire a Port-au-Prince un'unità permanente dedicata alle operazioni di soccorso umanitario presso l'ospedale pediatrico della Fondazione Rava".
Lo ha affermato il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, durante un'audizione alla commissione Esteri della Camera sulla situazione ad Haiti e l'impegno dell'Italia. Un intervento nel quale è stato ricordato che "l'impegno finanziario globale" dell'Italia "ammonta in questa prima fase a circa 6,2 milioni di euro (di cui tre milioni da parte della Protezione civile e 3,2 milioni da parte della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina.
La Cooperazione allo sviluppo - ha spiegato il sottosegretario -, ha stanziato sul canale multilaterale, sinora, due milioni e 500 mila euro per fronteggiare gli effetti del terremoto". I fondi sono stati suddivisi in "500 mila euro alla Federazione della Croce e della Mezzaluna Rossa internazionale (Ficross) - ha precisato Scotti -, per assistenza medica e aiuti di prima necessità (coperte, alloggi di emergenza, acqua potabile, kit per l'igiene e medicinali) destinati a 100 mila haitiani colpiti dalla calamità".
Scotti ha poi sgranato le cifre relative al "flash appeal ?Haiti earthquake'" lanciato il 15 gennaio dalle Nazioni Unite: "Sono stati erogati 500 mila euro al Programma alimentare mondiale (Pam) per aiuti umanitari di emergenza alle popolazioni vulnerabili di Haiti. 500 mila euro per assicurare il coordinamento sul terreno da parte delle Nazioni Unite. 500 mila all'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) per assicurare il ripristino di centri sanitari al fine di garantire cure mediche di base, e 500 mila euro all'Undp (il programma di sviluppo delle Nazioni Unite) per avviare i lavori di rimozione delle macerie e prima riabilitazione degli edifici pubblici, scuole e ospedali. Inoltre - ha concluso Scotti -, Il 13 gennaio scorso, su richiesta dell'Oms, la Cooperazione italiana ha messo a disposizione dieci kit trauma, necessari per la cura di 500 persone traumatizzate per un periodo di tre mesi, del valore di 103 mila euro".
In un paese in cui la "molto difficile" situazione interna è stata esacerbata dal terremoto del 12 gennaio, "l'aiuto internazionale diventa ancor più di prima l'unico modo non solo per fronteggiare l'emergenza delle prime drammatiche giornate, ma anche per tentare la difficile opera di ricostruzione delle infrastrutture di base, della società e delle stesse istituzioni", ha spiegato Scotti.
L'Onu, dovrà assumere un ruolo sempre più rilevante "non solo per la stabilizzazione del Paese ma anche nella successiva fase di ricostruzione".