Lo ha affermato il ministro Maroni a Gaeta in occasione della consegna delle altre 3 motovedette previste dall'accordo bilaterale per il pattugliamento del Mediterraneo
(...) a Gaeta, l'Italia ha consegnato alla Libia tre motovedette della Guardia di Finanza per il pattugliamento delle acque del Mediterraneo, che si aggiungono alle altre 3 consegnate nel maggio 2009.
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, presente alla cerimonia di consegna, ha ribadito che «il contrasto all'immigrazione illegale ed alla criminalità organizzata che gestisce il traffico di uomini è l'obiettivo primario per Italia e Libia», ricordando che i frutti della fase operativa della collaborazione tra i 2 Paesi avviata nella scorsa primavera hanno superato «ogni più rosea aspettativa»: 90% in meno di sbarchi sulle coste italiane, risultato che rende «impraticabile una rotta redditizia per i trafficanti di uomini».
Italia e Libia, tuttavia, ha ancora detto il ministro dell'Interno, «da sole non possono farsi carico del problema migratorio che riguarda l'intera Europa». La recente firma di accordi di cooperazione bilaterale con il Ghana ed il Niger per il contrasto all'immigrazione illegale - i primi di questo tipo siglati con uno Stato europeo - conferma, secondo Maroni, il «ruolo leader dell'Italia» e deve «servire da monito per la Commissione Europea affinché svolga un ruolo più attivo e lo ribadirò nel Consiglio dei ministri europeo in programma a fine mese».
La consegna delle motovedette - imbarcazioni della classe Bigliani, destinate al contrasto dei traffici illeciti in acque territoriali e in alto mare - è avvenuta in attuazione degli accordi bilaterali italo-libici firmati nel 2007.
Alla cerimonia hanno partecipato anche l'ambasciatore libico in Italia Hafed Gaddur, il capo della Polizia Antonio Manganelli e il comandante generale della Guardia di Finanza Cosimo D'Arrigo.