"I dati presentati durante queste sessioni di lavoro del Safer Internet Day 2010 dimostrano ancora una volta la necessità di interventi comuni che coinvolgano istituzioni, famiglie e produttori, per tutelare i ragazzi da un cattivo uso di Internet" ha affermato Maria Rita Munizzi, relatrice al Safer Internet Day a cui partecipa sia come presidente nazionale del Moige - Movimento Italiano Genitori che come componente del Board Epa - European Parents Association, confederazione che rappresenta 1.5 milioni di genitori in Europa - in qualità di delegato in materia di media e minori.

Continua Maria Rita Munizzi: "Ciò che riteniamo fondamentale in questo settore è la realizzazione di una co-regolamentazione normativa che vada a sostituire l'attuale e poco efficace autoregolamentazione, unita ad una maggiore informazione e prevenzione sui pericoli del web. Auspichiamo quindi che possano nascere le basi per realizzare azioni rivolte a tutelare realmente i nostri ragazzi, concretizzando così una nuova una piattaforma di lavoro comune".

Prosegue la presidente del Moige: "Da tempo ci occupiamo di questo tema realizzando diverse campagne ad hoc, anche con testimonial autorevoli come Milly Carlucci - come ?Non cadere nella rete! Cyberbullismo e altri pericoli del web' e ?Dite ai vostri figli di non accettare sms dagli sconosciuti', quest'ultima nata per combattere l'adescamento tramite cellulare, nuova frontiera della pedofilia - e rivolgendoci non solo ai ragazzi ma anche ai genitori stessi, per colmare un frequente gap tecnologico.
Da una recente indagine condotta da SWG per il Moige volta analizzare le abitudini dei minori che utilizzano il web attraverso la percezione e la conoscenza che ne hanno genitori e insegnanti, infatti, è risultato che il 55% dei genitori è molto preoccupato di vedere i figli navigare su Internet e secondo l'83% dei genitori (più di 8 genitori su 10) i principali rischi a cui sono esposti i ragazzi durante la navigazione sono legati alla possibilità che i propri figli possano imbattersi in siti con contenuti inadatti, mentre per il 55% ( più di 5 genitori su 10) dei rispondenti i pericoli maggiori sono legati alla possibilità di poter essere contattati da malintenzionati o pedofili. In particolare, i rischi che maggiormente preoccupano sono per il 57% dei genitori la pedofilia, per il 49% i brutti incontri che si possono fare e per il 40% il fatto che i figli possano dare ad estranei i propri dati personali".

Conclude Maria Rita Munizzi: "Per cercare di aiutare i genitori su questo fronte, possiamo dare alcuni semplici consigli, come ad esempio insegnare ai ragazzi a non fornire mai informazioni riservate, a non parlare con gli sconosciuti, ad interrompere le conversazioni in cui vengono fatte domande imbarazzanti e a raccontare l'accaduto ad un adulto. Ricordo, inoltre, l'importanza di dotare il pc di adeguati sistemi di sicurezza con filtri di controllo parentale, strumento che consente di verificare e monitorare l'accesso a siti e pagine non adeguate ai minori. Nonostante le preoccupazioni precedentemente citate, infatti, dalla ricerca SWG è risultato che meno di 2 genitori su 10 affiancano i propri figli durante la navigazione e 4 genitori su 10 (41%) non hanno dotato il pc domestico di un sistema di sicurezza con filtri di controllo parentale".

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