Una puntata speciale di CRASH RAI 3 - Venerdì 12 febbraio 2010, ore 01.00 RaiStoria - Domenica 14 febbraio 2010, ore 19.15, su digitale terrestre e canale 805 Sky, in streaming su: www.crash.rai.it In occasione della Giornata internazionale per l'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili (MGF), che si celebra ogni anno nel mondo il 6 febbraio, CRASH, programma di punta di RAI 3 dedicato all'immigrazione, manda in onda una puntata speciale incentrata sulla docu-fiction Vite in cammino, regia di Cristina Mecci, prodotta da AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo nell'ambito del progetto "Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle comunità migranti". Il progetto, coordinato da AIDOS e realizzato in collaborazione con ADUSU - Associazione diritti umani - sviluppo umano di Padova e con l'associazione di promozione sociale Culture Aperte di Trieste, è stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità attraverso la legge n. 7/2006 sulla prevenzione e il contrasto delle mutilazioni dei genitali femminili in Italia. Protagonista della docu-fiction è una giovane coppia originaria del Benin e residente a Udine. Romaine M. Gannadje, o Romana, come la chiamano un po' tutti, che ha dato voce e corpo alla protagonista Samira, è arrivata in Italia da bambina con la sua famiglia. Omer C. Gnamey, suo marito nella vita oltre che nella fiction, è emigrato per amore due anni fa, dopo averla conosciuta in occasione delle vacanze di lei nel paese d'origine. Al momento di girare il film erano in attesa di una bambina, Esmeralda. Intorno a loro tante e tanti africani e alcune/i esperti - una ginecologa dell'IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, il presidente del Centro culturale islamico di Trieste e della Venezia Giulia, un medico legale - che motivano Romana/Samira a scegliere per l'abbandono della pratica. In realtà, sia Romana che Omer erano già a favore dell'abbandono della pratica, così come tutti gli altri interpreti della docu-fiction, che hanno però accettato con entusiasmo di interpretare personaggi lontani dalle proprie convinzioni - come il capo della comunità tenace sostenitore dell'immutabilità delle tradizioni o l'amico apparentemente convinto che si tratti di un precetto dell'Islam - per contribuire all'obiettivo del progetto. A sottolineare i momenti emotivamente più significativi del percorso di Romana - la partenza dall'Africa per l'Italia, il ricordo della mutilazione dei genitali subita da bambina, e la trasformazione della sua identità di donna tra Africa e Italia - sono le animazioni dell'artista iraniana Mahnaz Esmaelli. La cantante maliana Rokia Traoré ha contribuito alla docu-fiction Vite in cammino attraverso 3 brani del suo album Bownboï, inclusi nella colonna sonora. Lo speciale di CRASH In studio con la conduttrice Valeria Coiante, per presentare la docu-fiction e discutere dell'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili nel contesto della migrazione, saranno Isabella Rauti, Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità, ente che gestisce i finanziamenti per le iniziative di prevenzione delle MGF con il coinvolgimento della società civile, e Daniela Colombo, presidente di AIDOS, organizzazione che si occupa di questo tema fin dalla metà degli anni Ottanta. Sinossi di Vite in cammino Protagonista di Vite in cammino è Samira, giovane donna di origini africane immigrata in Italia. Samira è incinta, e quando scopre che aspetta una bambina, si confronta con il marito Kader su come crescerla. Per lei il rispetto delle tradizioni è per necessario per far sì che la bambina si senta parte della sua famiglia d'origine, anche se è nata lontano dall'Africa. Cosa fare allora rispetto alle MGF? Kader è contrario alla pratica e non vorrebbe che sua figlia vi sia sottoposta ma, nello stesso tempo, non vuole sbrigativamente imporre le proprie convinzioni a sua moglie, ben sapendo che le MGF/E sono "una questione di donne". Le espone le sue riflessioni, la incoraggia a chiedere l'opinione della comunità africana che frequenta la loro casa, si reca dall'esperto di Islam per conoscere i veri precetti della religione musulmana al riguardo. Parallelamente Samira, attraverso un diario che inizia a scrivere per la figlia, intraprende un percorso di consapevolezza di sé e della propria condizione di migrante, di puerpera e di lavoratrice in un paese straniero, di donna e di africana divisa tra la tradizione d'origine e la nuova realtà occidentale, dei legami con la comunità e delle scelte per la sua nuova piccola famiglia. Anche il suo inconscio partecipa a questa profonda elaborazione del sé inviandole messaggi, espressi in stilizzate animazioni, sotto forma di memorie, ricordi dolorosi, incubi di perdita di identità. Il suo percorso, dopo molti confronti e riflessioni, tra i quali decisivo sarà quello con la zia, si conclude con la decisione di non infliggere la pratica alla sua bimba e con la riconferma dell'intesa con suo marito: con il suo sostegno si prepara a convincere anche la famiglia rimasta in Benin ad abbandonare questa tradizione. La docu-fiction Vite in cammino è disponibile in formato Dvd presso AIDOS. Il progetto "Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle comunità migranti" Il progetto è nato per contribuire alla prevenzione e al contrasto delle mutilazioni dei genitali femminili presso le popolazioni migranti originarie di paesi dove tale pratica è diffusa, attraverso un coinvolgimento attivo di tutti gli attori in contatto diretto e indiretto con tali popolazioni, e attraverso la diffusione di una comprensione del fenomeno che faciliti il dialogo e il cambiamento dei comportamenti volto all'abbandono definitivo della pratica. Il progetto ha previsto: una ricerca/azione qualitativa in Veneto e Friuli Venezia Giulia, i cui risultati sono contenuti nel volume Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle comunità migranti, a cura di Paola Degani, Paolo De Stefani e Ornella Urpis; una campagna di sensibilizzazione con produzione di materiali informativi, della docu-fiction Vite in cammino di Cristina Mecci, e la realizzazione di una serie di incontri e dibattiti con le associazioni e comunità di migranti africani/e in Veneto e Friuli Venezia Giulia incentrati sulla proiezione della stessa docu-fiction e del film Moolaadé di Ousmane Sembène, per i quali sono state realizzate delle apposite Guide al dibattito; la realizzazione del curriculum di formazione Strada facendo. Verso l'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili/escissione in Italia, che ha portato alla realizzazione di 6 corsi di formazione per mediatori/trici culturali, personale socio-sanitario, rappresentanti di associazioni di migranti africani, delle forze di polizia e delle commissioni pari opportunità, insegnanti, in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il progetto era patrocinato dalla Regione Veneto e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo È un'organizzazione non governativa che da oltre 25 anni collabora con organizzazioni di donne del Sud del mondo per migliorare la condizione femminile. L'associazione opera diversi paesi in Africa, Medio Oriente, Asia, America Latina. I principali settori di intervento sono: la salute e i diritti sessuali e riproduttivi, compresa la promozione dell'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili e la prevenzione della violenza contro le donne; il sostegno all'imprenditoria femminile; la creazione di centri di formazione, documentazione e informazione; il sostegno al diritto allo studio delle bambine e adolescenti svantaggiate; la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione sui diritti delle donne e la cooperazione allo sviluppo. AIDOS è riconosciuta idonea ad operare nei paesi in via di sviluppo dal Ministero degli Affari esteri e ha status consultivo presso le Nazioni Unite. Info: www.aidos.it. CRASH Dall'esperienza decennale di Un mondo a colori, Rai Educational presenta Crash - contatto, impatto, convivenza - il nuovo programma di Valeria Coiante con la collaborazione di Emilio Casalini, Andrea Tinari, Alberto Isopi, Paolo Zagari. Attraverso inchieste filmate, reportage ed interviste in studio, Crash analizza, verifica e svela come l'Italia si sta trasformando da quando è diventato un paese di immigrazione massiccia: analizzare la forza dell'impatto del fenomeno nel nostro Paese; stabilire se e dove sia avvenuto un contatto anche positivo degli immigrati con la nostra società e come incida nella vita di tutti i giorni; verificare se si stiano creando le condizioni per una convivenza in grado di superare diffidenze e luoghi comuni intorno a quello che ancora in Italia percepiamo come "altro" da noi. Le ronde, la clandestinità, i diritti civili, il confronto razziale. I temi più caldi dell'attualità, oggetto di dibattiti e scontro quotidiano, sono al centro dell'unico programma televisivo interamente dedicato ai temi dell'immigrazione e dell'integrazione. Per capire e fare dello scontro un'occasione di cambiamento. Crash va in onda ogni venerdì all'1.00 su RAI3 (dal 5 marzo con la nuova serie), il martedì e mercoledì alle 9.35 su Rai2 (con Crash - Files) e ogni domenica alle 19.10 e alle 4.10 su RaiStoria (www.raistoria.rai.it). Tutte le puntate sono on line sul sito www.crash.rai.it Contatti Cristiana Scoppa, AIDOS, tel. 066873214/196, cell. 3391488018, e-mail: c.scoppa@aidos.it

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