Sono 258 i civili uccisi in Somalia a gennaio negli scontri fra le truppe governative e le milizie islamiste, il numero piu' alto dall'agosto scorso. Lo ha riferito un portavoce dell'agenzia dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr), Andrej Mahecic.
Per le Nazioni Unite il Paese del Corno d'Africa sta vivendo la peggiore crisi umanitaria degli ultimi 18 anni di una guerra civile pressoche' ininterrotta. A gennaio vi sono contati anche 253 civili feriti e 80mila sfollati, di cui 18mila nella sola capitale Mogadiscio. "Finora il deterioramento della situazione della sicurezza ha reso difficile, se non impossibile, per gli operatori umanitari, assistere la popolazione", ha affermato Mahecic.
A maggio due gruppi islamisti hanno lanciato un'offensiva militare su Mogadiscio e alcune zone della Somalia centrale e meridionale per rovesciare il governo del presidente, Sheikh Sharif Sheikh Ahmed, sostenuto dalla comunita' internazionale.
Da allora in molte zone dell'ex colonia italiana i miliziani di Shebab e Hezb al-Islam, si scontrano con le truppe governative e con i caschi verdi dell'Unione africana. In Somalia ci sono oltre un milione e 400mila sfollati e altri 560.000 somali hanno chiesto asilo politico nei Paesi della regione.