Vi esprimo, a nome personale e di tutta l'Arci, la nostra piena e convinta solidarietà alla vostra lotta in difesa del posto di lavoro e dell'insediamento produttivo di Portovesme.
La decisione della multinazionale Alcoa di chiudere lo stabilimento il prossimo sei febbraio e di licenziare tutti i lavoratori va respinta in toto. E' un'offesa alla Sardegna e al nostro paese, è la dimostrazione di una totale irresponsabilità sociale da parte dell'impresa.
La nostra solidarietà va anche ai lavoratori dello stabilimento veneto che hanno subito analoghe minacce di licenziamento.
Non è accettabile che una multinazionale usi il nostro paese come una semplice stazione di passaggio, dopo avere ricevuto agevolazioni dal governo e acquistato gli stabilimenti a prezzi di svendita. Chiediamo perciò al governo che difenda l'occupazione e il lavoro nel nostro paese.
Duemila posti di lavoro in discussione non sono poca cosa, specialmente in un momento in cui la disoccupazione sta crescendo a causa delle conseguenze della crisi economica mondiale in atto e le regioni del Mezzogiorno vedono peggiorare ulteriormente le loro condizioni.
Chiediamo che gli organi della Unione Europea non si frappongano con inutili rigidità alla ricerca di una soluzione positiva. Chiediamo soprattutto che non avvenga il solito scarico di responsabilità, fra governo italiano e istituzioni europee, ancora una volta sulle spalle dei lavoratori, ma che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Siamo e saremo al vostro fianco per una soluzione positiva della vostra giusta lotta.
Paolo Beni
Presidente nazionale Arci