JUBA - Il numero delle persone che in Sud Sudan hanno bisogno di assistenza alimentare è più che quadruplicato passando da 1 milione nel 2009 a 4,3 milioni quest'anno a causa del conflitto e della siccità: lo affermano le agenzie agroalimentari delle Nazioni Unite e il Ministero per l'Agricoltura e la Silvicoltura del Sud Sudan.
Il picco nel numero degli affamati nel Sudan meridionale si registra proprio prima della stagione delle piogge, periodo durante il quale le strade sono spesso interrotte e le comunità sono impossibilitate a ricevere l'assistenza alimentare," ha detto Leo van der Velden, Coordinatore del WFP nel Sud Sudan, aggiungendo che il WFP sta preposizionando 50.000 tonnellate di sorgo, legumi e olio vegetale per sfamare milioni di persone che potrebbero essere isolate dall'arrivo delle piogge.
Nel 2010 il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) prevede di assistere chi soffre la fame per un periodo che varia dai 2 ai 6 mesi, a seconda dell'intensità delle piogge stagionali e della presenza del cibo sui mercati locali. L'obiettivo è garantire alle famiglie una corretta alimentazione prima del prossimo raccolto, previsto tra ottobre e novembre.
Il WFP sosterrà anche i programmi d'alimentazione scolastica destinati a 400.000 studenti e distribuirà cibo alle migliaia di famiglie colpite dal conflitto, ai rifugiati e agli sfollati.
Il Ministro per l'Agricoltura e la Silvicoltura del Sud Sudan, Samson Kwaje, ha detto che la regione con il maggior numero di persone che hanno bisogno d'assistenza alimentare è quella di Jonglei. "I conflitti interni, le incursioni del Lord's Resistance Army combinati con la siccità hanno lasciato senza cibo quasi la metà dell'intera popolazione del Sud del paese", ha aggiunto.
L'aumento del numero di persone che hanno bisogno d'assistenza nel Sud Sudan è evidenziato nel rapporto di valutazione annuale eseguito, nel novembre 2009, da: Ministero per l'Agricoltura e la Silvicoltura, South Sudan Relief and Rehabilitation Commission, South Sudan Commission for Census, Statistics and Evaluation, in collaborazione con WFP e FAO.
La valutazione annuale DEI bisogni alimentari e dei beni di sussistenza è stata eseguita da un team di 145 specialisti nella raccolta dati che ha setacciato il Sud Sudan raccogliendo informazioni da più di 2.000 nuclei famigliari. Lo studio si è concentrato su quale cibo veniva effetivamente mangiato dalle famiglie, dove se lo procuravano e come lo pagavano.
Il rapporto di valutazione ha coperto sette delle 10 regioni del Sudan meridionale: Eastern Equatoria, Jonglei, Northern Bahr el Ghazal, Lakes, Upper Nile, Western Bahr el Ghazal and Warrap.
Nel 2009 il conflitto nel Sudan meridionale ha ucciso 2.500 persone mentre 350.000 persone hanno dovuto abbandonare la propria casa e la siccità ha distrutto i raccolti. Per questo, da giugno 2009, il WFP ha traformato la precedente operazione di ricostruzione in una vera e propria operazione d'emergenza.
Attualmente il WFP registra un deficit di 485,4 milioni di dollari per fornire assistenza alimentare a quasi 11 milioni di persone che ne hanno bisogno in tutto il Sudan, incluse le regioni meridionali.