Sono da ricostruire i tre quarti della capitale Port-au-Prince, devastata dal terremoto del 12 gennaio e dalle decine di repliche successive: questa la valutazione dell'entità dei danni, tre settimane dopo il dramma, fornita da Paul Farmer, vice inviato speciale delle Nazioni Unite per Haiti, dinanzi alla commissione Esteri del Senato americano. Nella vicina Leogâne, i danni hanno coinvolto il 90% della località e soltanto in queste ore dovrebbero cominciare le attività di sgombero delle macerie. Ingenti i danni registrati anche nelle città meridionali di Petit-Goâve e Jacmel.

Secondo il personale sanitario straniero e locale all'opera nell'assistenza alle migliaia di feriti, il periodo di "emergenza medica" potrebbe durare ancora tra due e tre mesi, e il tempo necessario alle cure post-operatorie sarà ancora più lungo. Emergono in questi giorni nuove preoccupazioni per i numerosi bambini rimasti orfani, in alcuni casi abbandonati a se stessi e sottoposti a molti rischi.

Fonti missionarie ad Haiti sottolineano inoltre le difficoltà, a lungo termine, con cui si trova confrontata la maggior parte della popolazione: "Quasi tutti continuano a dormire all'addiaccio, sotto tende di fortuna o date dalla rete di solidarietà internazionale.
Ma qui la gente non ha più una casa, non ha più un lavoro, non ha più uno stipendio, come si potrà andare avanti?" s'interroga padre Claude Fortin, missionario dei Chierici di San Viatore, unico di nazionalità canadese ancora rimasto ad Haiti.

Finora i fondi raccolti o promessi dalla comunità internazionale hanno raggiunto 1,45 miliardi di euro, di cui oltre la metà è stata già prelevata da agenzie e organizzazioni umanitarie. Ieri, è stato peraltro consegnato al Programma dell'Onu per lo sviluppo l'assegno di 2,5 milioni di dollari (pari a poco meno di due milioni di euro) offerto dal governo della Repubblica democratica del Congo per Haiti. Dopo una prima riunione internazionale tenuta il 18 gennaio, la Repubblica dominicana ospiterà il prossimo 14 aprile un secondo vertice per la ricostruzione di Haiti, su richiesta del presidente haitiano René Préval. (Misna)

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