Al via la collaborazione tra Save the Children e il World Food Program (WFP) per la distribuzione di aiuti alimentari essenziali per 200.000 persone, tra bambini e adulti, colpite dal terremoto del 12 gennaio.
Attraverso la distribuzione, iniziata ieri, Save the Children fornirà razioni bisettimanali di cibo a circa 33.000 famiglie, pari a 200.000 persone, in apposite aree cui potranno accedere solo le donne fornite di un coupon che verrà loro consegnato dalle Nazioni Unite.
"Ancora oggi, molte famiglie continuano a non ricevere in modo continuativo aiuti alimentari", sottolinea Annie Foster che coordina la risposta umanitaria di Save the Children ad Haiti. "La distribuzione di cibo deve iniziare immediatamente in modo da salvare le persone più vulnerabili, primi tra tutti i bambini, che sono i primi a soffrire della carenza di acqua e cibo.
Nonostante alcuni mercati locali abbiano riaperto, infatti, ci sono di fatto poche provviste e i prezzi sono aumentati drasticamente".
L'esercito americano supporterà l'Organizzazione e il WFP, garantendo la sicurezza all'interno delle apposite aree allestite per la distribuzione nella città di Port-au-Prince e nei sui dintorni, mentre il WFP si occuperà del trasporto degli aiuti alimentari in queste aree. "La notizia che il cibo sta arrivando si è già diffusa da qualche giorno tra gli haitiani, ma molti di loro non hanno ancora ricevuto niente e stanno diventando sempre più impazienti.", continua Annie Foster.
"Proprio per evitare ogni tipo di incidente, Save the Children sta coinvolgendo nel processo di distribuzione le comunità locali, in modo da far capire come avverrà la distribuzione e facilitarla". Inoltre, Save the Children sta lavorando in stretta collaborazione con altre organizzazioni come ad esempio World Vision, Catholic Relief Services, Adventist Development and Relief Agency (ADRA) per creare delle altre aree di distribuzione.
Dall'inizio dell'emergenza, Save the Children ha già raggiunto oltre 170.000 fra adulti e bambini, assicurando loro cibo, medicine e generi di prima necessità. In particolare, 8600 persone hanno ricevuto aiuti non alimentari (kit igienici, coperte, taniche per l'acqua etc.), e altre 16.500 hanno ricevuto acqua pulita. Prima di iniziare la distribuzione in collaborazione con il WFP, l'Organizzazione aveva già distribuito aiuti alimentari a circa 30.000 persone, e formato circa 140 operatori a Léogane per la promozione dell'allattamento al seno.
Save the Children sta inoltre fornendo assistenza sanitaria in 32 campi sfollati e nella scorsa settimana il personale medico che opera nelle cliniche mobili dell'organizzazione ha visitato quasi 2.900 persone.
Attraverso le 17 "aree a misura di bambino" allestite in altrettanti campi sfollati sia a Port-au-Prince che a Jacmel, oltre 10.000 bambini vengono assistiti da personale specializzato che li aiuta ad affrontare ed elaborare il trauma subito, mentre al contempo sono state avviate le attività di identificazione e ricongiungimento dei minori con i genitori e i familiari. Save the Children è presente ad Haiti dal 1978 con un ampio programma di prevenzione dei disastri, di educazione, salute, protezione, uno staff di circa 220 persone, un ufficio centrale a Port-au-Prince e altri uffici a Jacmel, Massaide e Gonaives.