Concetto svilito dalla superficialità delle mode correnti, eppure vivo
grazie alle più nobili espressioni artistiche del passato e del
presente, la bellezza rappresenta il legame più profondo tra l'uomo e
la natura. Ogni persona è portatrice di una bellezza che costituisce
l'essenza della nostra umanità. La lebbra è una malattia carica di
simbolismo, anche per questo: priva la persona della sua armonia
esteriore, e induce chi osserva a considerare il malato mutilato della
sua stessa dignità umana.
Salvare la bellezza dell'uomo
significa dunque restituire alle persone il rispetto pieno della loro
dignità di esseri umani, non solo salvare il loro corpo dalle
mutilazioni. Da qui il claim che AIFO ha adottato per la 57a Giornata
mondiale dei malati di lebbra: salviamo la bellezza dell'uomo dalla
lebbra. Una malattia da cui oggi si può guarire con facilità grazie ai
farmaci, ma che colpisce ancora oltre 250.000 persone ogni anno nel
mondo.
Un problema ignorato dai mass media perché lontano
dalla nostra vita di ogni giorno, e tuttavia ancora drammaticamente
attuale, un male che ancor più delle altre malattie dimenticate
testimonia la condizione di povertà estrema, la privazione dei più
elementari diritti sociali e sanitari che colpisce gran parte
dell'umanità.
Oggi la
Giornata mondiale dei malati di lebbra
continua a rappresentare per l'AIFO un impegno fondamentale per dar
voce agli Ultimi. Ogni anno i volontari AIFO organizzano in tale
giornata la distribuzione del
Miele della Solidarietà,
allestendo banchetti in centinaia di piazze italiane e coinvolgendo
altre associazioni, istituzioni, cittadini. L'iniziativa mira a
sensibilizzare la popolazione nei confronti della lebbra e dei temi
legati allo sviluppo socio-sanitario nei Paesi a basso reddito, e a
raccogliere fondi a favore dei progetti promossi dall'AIFO per la cura
dei malati di lebbra. Il miele utilizzato proviene da piccoli
produttori delle aree rurali della Croazia attraverso il circuito del
Commercio equo e solidale.
L'AIFO ha compiuto questa scelta per
incrementare il suo impegno nella creazione di rapporti basati sulla
giustizia e sulla solidarietà. I sacchetti di iuta che contengono i
vasetti sono confezionati da persone guarite dalla lebbra grazie al
progetto Sumana Halli a Bangalore, in India, da noi sostenuto. Il
ricavato finanzierà la cura dei malati in India.
Tra le iniziative organizzate per la
Giornata mondiale
grande importanza assumono gli incontri di sensibilizzazione presso
scuole, parrocchie ed altre istituzioni svolti in tutta Italia dai
Testimoni della Solidarietà,
persone direttamente impegnate nei progetti AIFO all'estero, che per
l'occasione si fanno promotrici di consapevolezza presso la società
civile, testimoniando il loro servizio agli Ultimi.
Anche il
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Santo Padre,
hanno rivolto un saluto all'AIFO per tale ricorrenza, a testimonianza
del ruolo di primo piano che l'AIFO continua a ricoprire a livello
internazionale. Queste le parole pronunciate da Papa Benedetto XVI in
occasione dell'Angelus dello 27 gennaio 2008: "
Oggi
si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra, iniziata 55 anni
fa da Raoul Follereau. A tutte le persone che soffrono per questa
malattia rivolgo il mio affettuoso saluto assicurando una speciale
preghiera, che estendo a quanti, in vari modi, si impegnano al loro
fianco, in particolare ai volontari dell'Associazione Amici di Raoul
Follereau".
La 57a Giornata mondiale dei malati di
lebbra gode del Patrocinio del Segretariato Sociale RAI e della
collaborazione ufficiale di Banca Etica, AGESCI, GIFRA (Gioventù
Francescana), SISM (Segretariato italiano degli studenti di Medicina),
AIAC (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) e della Lega Calcio
italiana.