Gli spagnoli hanno assunto il comando della missione Unifil al confine tra Libano e Israele. Il passaggio del testimone dal generale italiano Claudio Graziano a quello spagnolo Alberto Asarta Cuevas era stato osteggiato dalle autorita' israeliane. L'Italia ha ceduto il controllo dei 12mila uomini pur essendo il paese che con 2.400 militari fornisce il contributo piu' sostanzioso.
Continua comunque l'impegno nel paese della Cooperazione italiana. L'Italia ha finanziato la realizzazione di importanti infrastrutture nell'ambito del Piano libanese di ricostruzione in corso dalla fine della guerra civile. L'assistenza fornita con la situazione di emergenza creatasi con gli eventi bellici del 2006 ha riguardato lo stanziamento di fondi per aiuti umanitari e l'adesione al programma "Early Recovery" (Conferenza di Stoccolma), con un iniziale stanziamento di 30 mln di euro quale supporto alla riabilitazione del Paese.
Attualmente risultano in corso complessivamente 23 iniziative, per un importo totale di 126 mln di euro, negli ambiti dell'ambiente, della sanità, dello sviluppo rurale, dello sviluppo sociale, culturale ed umano.
L'iniziativa più recente riguarda un accordo di cooperazione interuniversitaria tra l' Università libanese e l'Université Saint Esprit de Kaslik (Usek) con l'università "La Sapienza" di Roma": è stato dato, nei giorni scorsi, l'avvio del "Master in cooperazione universitaria alla Pace e allo sviluppo", finanziato dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina con 262 mila euro nell'ambito del programma di emergenza Ross. Il corso, della durata di un anno, si svolgerà in parte in Libano e in parte in Italia presso le Università "La Sapienza" di Roma, quella di Pavia e di Palermo che collaborano al programma.