La presentazione ufficiale dei risultati della peer review della Cooperazione italiana da parte dell'Ocse-Dac (www.oecd.org/dac/peerreviews), la scorsa settimana a Roma, ha evidenziato i tratti salienti di questo dettagliato esame dell'aiuto allo sviluppo del nostro paese: progressi nella selezione delle priorita' e nell'aid effectiveness, esigenze di risorse umane e finanziarie, urgenza di aggiornamenti normativi e di coerenza delle politiche per lo sviluppo, riconoscimento del ruolo italiano nella sicurezza alimentare.
Nella sala conferenze del Senato, il Sottosegretario Scotti e il Presidente dell'Ocse-Dac Deutscher hanno partecipato alla presentazione. Il Presidente Deutscher ha evidenziato alcuni aspetti positivi: le Linee guida triennali ('iniziativa eccellente'), di cui ha però auspicato l'applicazione a tutti gli attori italiani dello sviluppo mediante l'adozione di una visione strategica complessiva; la selezione di 35 paesi prioritari ('unprecedented step'); il Piano nazionale per l'efficacia degli aiuti, che ha ritenuto capace di mettere l'Italia al passo con l'agenda internazionale in materia (Dichiarazioni di Parigi e Accra); la 'coerenza ed efficacia' con cui il nostro paese ha fatto valere, anche nella recente Presidenza G8, la propria esperienza e competenza nel settore agricolo e della sicurezza alimentare, che è stato oggetto di specifico esame nella peer review.
Deutscher ha sintetizzato in quattro aree essenziali le raccomandazioni formulate all'Italia dall'Ocse-Dac: coerenza delle politiche per lo sviluppo, visione strategica complessiva per attivare il sistema Italia della cooperazione (un aspetto cui hanno fatto riferimento numerosi intervenuti, del mondo parlamentare e confindustriale e delle Ong organizzatrici dell'evento), incremento delle risorse umane e finanziarie e aggiornamento della normativa.
Questo, come rilevato dal Direttore Generale, anche per consentire alla cooperazione governativa di svolgere il suo ruolo d'indirizzo e di coinvolgimento rispetto a un sistema necessariamente più ampio e per disporre di strumenti giuridicamente e finanziariamente nuovi e più flessibili. Il Sottosegretario Scotti, nel suo intervento, ha innanzitutto esteso al piano internazionale i richiami, fatti all'Italia nella peer review, all''innovazione culturale' nelle elaborazioni concettuali e strategiche sui temi dello sviluppo e della cooperazione, anche in vista dell'Evento ad Alto Livello sugli Obiettivi del Millennio del prossimo settembre.
Egli ha poi segnalato la necessità, per il nostro Paese, di conciliare l'indispensabile rigore di bilancio con il rispetto degli impegni internazionali in materia di APS, con scelte che spettano al Governo nella sua collegialità ed al Parlamento. Il Sottosegretario ha anche assicurato la determinazione del Mae-Dgcs a proseguire e approfondire le linee strategiche e i miglioramenti e aggiornamenti organizzativi e procedurali che si stanno realizzando, citando fra l'altro l'azione avviata dalla nostra Presidenza del G8 per un allargamento della responsabilita' dello sviluppo anche alle economie emergenti e la recente adozione, da parte del Comitato Direzionale, del 'Marker efficacia' per gli interventi bilaterali di cooperazione.
I numerosi interventi, con diverse sfumature, hanno tutti riconosciuto l'utilita' delle raccomandazioni della peer review soprattutto ai fini di quella che e' stata concordemente ritenuta un'improcrastinabile riflessione, soprattutto a livello politico e parlamentare, ma anche in sedi piu' ampie.

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