"Conoscere e far conoscere i nostri valori, la nostra storia, la nostra cultura di appartenenza è un primo passo per contribuire al processo di integrazione fra le diverse etnie".
Così il Comune di Prato spiega il significato della "Carta dei valori, della cittadinanza e dell'integrazione", realizzata congiuntamente dagli assessorati alla Pubblica Istruzione e alle Politiche di integrazione e rivolta a tutti gli studenti delle scuole elementari e medie di Prato, a cui nei prossimi giorni sarà distribuita.
"Con questo strumento - spiega l'assessore alla Pubblica istruzione Rita Pieri - l'amministrazione comunale si propone di svolgere un ruolo didattico verso le comunità immigrate che in primo luogo devono essere messe in condizione di acquisire piena consapevolezza di quelli che sono i nostri valori fondanti ".
"Solo da una dichiarazione di lealtà verso i nostri valori - sottolinea l'assessore - potrà nascere un rapporto sereno e proficuo con ogni singola persona che arriva a condividere l'esperienza con la nosra città".
La Carta, scritta in italiano e stampata in 16 mila copie, riassume in poche pagine, con un linguaggio semplice e disegni quasi fanciulleschi, i punti fondamentali della nostra costituzione repubblicana.
Sono in tutto trentuno articoli nei quali si indicano i diritti e i doveri che servono a garantire la dignità della persona, il lavoro e la salute, pari condizioni per scuola, istruzione e informazione. Si parla anche dei diritti della famiglia e dell'educazioe familiare , della tutela della libertà dei minori nello sviluppo della loro personalità.
Non mancano i riferimenti alla laicità e alla libertà di religione di coscienza. La "carta" si chiude con i cinque articoli che attestano l'impegno internazionale dell'Italia verso una politica di pace e di rispetto verso tutti i popoli.
L'assessore alle Politiche di integrazione, Giorgio Silli, spiega che questa è una delle tante iniziative volte a favorire l'integrazione. "Al tentativo di ripristinare la legalità e di portare le istituzioni pubbliche laddove nessuno le sentiva più presenti - afferma - si affianca un percorso chiaro e costante di integrazione con coloro che sul nostro territorio vivono, lavorano e studiano nel rispetto delle regole e in piena serenità tutti i giorni".
L'iniziativa è stata sostenuta da tutta la giunta e in particolare dal sindaco Roberto Cenni, che nell'introduzione all'opuscolo ha scritto: "Questa carta rappresenta una sorta di decalogo etico rivolto soprattutto a quanti arrivano da altri luogi per la realizzazione di un progetto di vita nella nostra città". (mv)