L'oncologia costituisce una delle priorità del Ministero della salute.
Tale priorità appare evidente se si considera non solo l'incidenza (oltre 250.000 nuovi casi/anno) ma anche la prevalenza (nel 2010 sono previsti oltre 2 milioni di casi) dei tumori in Italia.
Appare evidente quindi la necessità di una adeguata programmazione dello sviluppo tecnologico e della allocazione delle risorse disponibili.
In tal senso il Ministero ha sviluppato un piano triennale oncologico, ufficialmente presentato dal Ministro Ferruccio Fazio nell'ambito della Conferenza stampa del 22 gennaio 2010. Alla conferenza ha partecipato il presidente della Commissione oncologica nazionale prof. Armando Santoro.
"Gli obiettivi più rilevanti del Piano - dichiara il Ministro - consistono nella possibilità di offrire standard diagnostici e terapeutici sempre più elevati a tutti i cittadini italiani, riducendo il "gap" esistente fra le diverse aree del Paese e nel contenimento della spesa sanitaria grazie ad una sempre maggiore razionalizzazione delle risorse. Per tali motivi è stato dato ampio risvolto sia alla prevenzione (universale, secondaria e terziaria), che alla continuità di cura in fase diagnostica e terapeutica, così come all'assistenza domiciliare e alle cure palliative, ma tale processo - continua Fazio - non può prescindere da un rinnovo tecnologico che andrà discusso e concordato con le Regioni."
Oltre l'aspetto assistenziale, grande rilevanza si è voluta dare all'innovazione e alla ricerca clinica in oncologia. L'Italia è un paese altamente competitivo a livello internazionale. Per rimanere competitivi è però indispensabile lo sviluppo di nuove tecnologie sia in campo diagnostico che terapeutico. Questo obiettivo si può raggiungere indirizzando i fondi per la ricerca clinica verso settori innovativi, quali la ricerca traslazionale e lo sviluppo di nuovi farmaci.
Per ottenere questo, e sopratutto per rendere il Paese interessante per gli investitori stranieri, è indispensabile semplificare la burocrazia mediante uno snellimento delle procedure di approvazione dei progetti di ricerca; e tale aspetto è di particolare rilevanza per le fasi iniziali della ricerca sui nuovi farmaci.
"Personalmente - conclude il Ministro - sono estremamente fiducioso che la condivisione e l'applicazione di tale Piano oncologico con le Regioni ci consentirà di ottenere risultati ancora migliori sia dal punto di vista assistenziale che scientifico".
Redazione Ministerosalute.it