Haiti.21/01/2010. "L'Italia non farà mancare il proprio sostegno alle iniziative di solidarietà con il popolo haitiano e con la causa della rinascita di Haiti". Lo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon.
"Sono profondamente rattristato - scrive Napolitano - dalle notizie circa le gravi perdite umane subite dalle Nazioni Unite in conseguenza del devastante terremoto che ha colpito l'isola di Haiti.
A nome dell'Italia intera e mio personale desidero esprimerLe - pregandola di estenderli ai loro famigliari - i sensi di vivo cordoglio per i funzionari delle Nazioni Unite periti nell'adempimento della loro missione di pace e di assistenza alla popolazione haitiana".
Intanto il MInistro Frattini esorta a "Vigilare sui bambini da adottare" "incoraggiare atti di solidarietà" e "proporre un coordinamento mondiale, in primo luogo europeo, per vigilare sui bambini e impedire che scompaiano" e finiscano nella spirale del traffico internazionale di bambini.
Il capo della protezione civile Guido Bertolaso parte oggi per Haiti con il compito, affidatogli dal presidente del consiglio, di valutare la situazione e pianificare le attività necessarie. Sempre dall'Italia, a una settimana dall'avvio della raccolta fondi, sono oltre otto i milioni di euro di donazioni finora raccolti, con i quali le Ong che aderiscono ad 'Agire' stanno già facendo fronte ai primi interventi di soccorso e di distribuzione degli aiuti Per la ricostruzione di Haiti serve "un piano Marshall".
Il riferimento all'impegno americano che permise la rapida rinascita dell' Europa distrutta dalla seconda guerra mondiale lo ha fatto Dominique Strauss-Khan, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale.
"Haiti è stata colpita dalla crisi dei prezzi alimentari e dei carburanti, poi dall'uragano e poi dal terremoto, e quindi ha bisogno di qualcosa di grande come un piano Marshall" ha detto il francese che dirige il Fmi. Il Fondo nei giorni scorsi ha anticipato, come primo passo, la concessione ad Haiti di un prestito senza interessi da 100 milioni di dollari.