"Quanto emerso mercoledì è solo un ennesimo caso di quella che ormai è divenuta una delle tecniche più in voga nel circuito illegale dei rifiuti".
Lo afferma Vincenzo Tiana, Presidente di Legambiente Sardegna, in merito al traffico di rifiuti pericolosi scoperta nel cagliaritano a seguito delle indagini compiute dai Carabinieri del Nucleo operativo ecologico.

"I rifiuti ormai non vengono più smaltiti solamente nelle discariche abusive - continua Tiana - ma occultati in maniera ancora più subdola e pericolosa, passando in maniera disinvolta dal loro utilizzo nel sottofondo stradale allo spargimento sui terreni agricoli, fino alla miscelazione con il cemento per la realizzazione di opere civili".

Secondo il Rapporto Ecomafia di Legambiente in Sardegna solo nel 2009 le infrazioni accertate dalle forze dell'ordine riguardanti il traffico illegale dei rifiuti sarebbero state complessivamente 188, seguite da 223 denunce e 67 sequestri.

"E' necessario pertanto - conclude Tiana - che gli enti di controllo e le forze dell'ordine si attivino per monitorare in maniera ancora più incisiva i flussi di rifiuti industriali per evitare il perpetuarsi di pratiche che fruttano milioni di euro ai trafficanti di veleni e minacciano seriamente la salute dei cittadini".

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