Secondo i dati resi noti dalla Federazione della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si stima che in seguito al sisma ad Haiti sarebbero morte tra le 50.000 e 70.000 persone. Più di 3 milioni di persone sono state colpite dal disastro e necessitano di assistenza. Le zone maggiormente interessate attorno a Port-au-Prince sono Petits Goaves e Les Nippes, dove si registrano quasi 1.000 morti e 500.000 senza tetto. Leogane, ad ovest di Port-au-Prince, resta il centro più colpito, con circa 10.000 persone rimaste uccise e l'80 - 90% degli edifici è danneggiato.
Sono attesi in questi giorni 5 voli con 6.500 Kit per famiglia, 500 tende e 6 macchine (4x4 Land Cruiser 2 pickup). Lo scopo è quello di raggiungere 60.000 famiglie da assistere.
Ad Haiti sono arrivati intanto il Presidente e il Segretario Generale della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Tadateru Konoè e Bekele Geleta, in visita sui luoghi del disastro.
Sul fronte sanitario per i sopravvissuti i maggiori problemi sono rappresentati dalle ferite e dalle infezioni a seguito dei traumi non curati. In aumento con la mancanza di acqua potabile anche la minaccia di malattie infettive e diarrea.
A causa dei danni alle strutture mediche i trattamenti di routine per persone con malattie pre-esistenti come l'HIV/AIDS, diabete e cancro non possono essere effettuati.