In un convegno al Senato sono stati resi noti i risultati della nuova Peer Review dell'Ocse-Dac, che ha valutato i progressi fatti dal 2004 a oggi dalla Cooperazione internazionale del nostro paese.
A discutere della situazione, il Direttore Generale Dgcs Elisabetta Belloni, il Sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti, i Senatori Roberto Della Seta, Barbara Contini e Enrico Pianetta, insieme ai rappresentanti delle Ong italiane e di Confindustria. Secondo il Dac, la lista delle riforme da realizzare entro il 2013 è concretizzata in 35 raccomandazioni.
La Task Force della Societa Civile per l'Efficacia degli Aiuti, che riunisce tre reti di Ong italiane: Link 2007, lAssociazione Ong Italiane e il Cini - Coordinamento Italiano Network Internazionali, ha presentato dal canto suo 10 azioni prioritarie per attuare una strategia di cooperazione allo sviluppo che consenta al paese di rispettare gli impegni internazionali assunti:
1) Approvare un piano legalmente vincolante di "riallineamento quantitativo" dell'aiuto pubblico italiano.
2) Nominare un Vice-Ministro o un Sottosegretario con delega unica alla cooperazione.
3) Riavviare il percorso di riforma della legge che disciplina la cooperazione allo sviluppo.
4) Preparare una cornice di orientamento impegnativo per tutti gli attori pubblici della cooperazione allo sviluppo.
5) Approvare in Consiglio dei Ministri una dichiarazione sulla coerenza delle politiche di relazioni esterne dell'Italia con il perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
6) Riportare a 120 il personale tecnico esperto della Dgcs.
7) Approvare una strategia d'informazione, educazione e mobilitazione rivolta al pubblico per accrescere la consapevolezza e la visibilità delle ragioni e dei risultati della cooperazione allo sviluppo.
8) Garantire le risorse umane e finanziarie adeguate all'Unità di Valutazione per realizzare valutazioni dei risultati ex-post delle attività di cooperazione.
9) Realizzare le azioni previste dal Piano Efficacia adottato nel 2009, incluso lo slegamento dell'aiuto.
10) Approvare un piano che renda operativi i principi umanitari cui s'ispira l'azione d'emergenza dell'Italia, chiarendo le procedure per l'impiego della Protezione Civile in scenari d'emergenza e aumentando la prevedibilità dei fondi con la riduzione dei tempi d'approvazione delle iniziative.

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