Il progetto "Energizing Development" è una campagna internazionale di sensibilizzazione promossa da GVC in partnership con l'Università di Bologna, l'istituto di ricerca tedesco Fraunhofer Gesellschaft e le Ong europee Oikos - Cooperação e Desenvolvimento (Portogallo), Transilvania Ecological Club, ALMA RO e Terra III Millleniul (Romania).

Nel progetto sono coinvolti anche alcuni partner locali nei paesi terzi come FETRAF (Federação dos Trabalhadores na Agricultura Familiar - Brasile) ed il Segretariato dell'Agricoltura della Provincia di Santa Fè(Argentina). Le azioni previste dal progetto vogliono contribuire alla promozione di relazioni più eque fra i Paesi in via di sviluppo e i Paesi sviluppati, partendo dal comune interesse su temi sempre più centrali come la protezione ambientale e il risparmio energetico.

Nell' attuale contesto infatti la distribuzione globale di energia è fortemente squilibrata in favore della parte più ricca della popolazione che consuma ben oltre il 50% dell'energia mondiale, contro appena il 4% consumato delle fasce più povere del pianeta. Questo macroscopico squilibrio deve necessariamente cambiare se si vogliono raggiungere gli Obbiettivi di Sviluppo del Millennio fissati nel 2000 dalle Nazioni Unite, in sintonia con quanto affermato anche nel "Protocollo di Kyoto". L'accesso all'energia da parte delle popolazioni più povere del mondo è infatti un prerequisito fondamentale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi dello sviluppo dal diritto al cibo a quello alla salute.

Il progetto vuole contribuire al dibattito sul tema dei biocombustibili e portare alla luce quelle che sono le minacce ma anche le potenzialità per i paesi in via di sviluppo. Da un lato vi sono i pericoli di deforestazione selvaggia e di sottrazione di terre destinate alla produzione di cibo, pericoli legati soprattutto alle modalità intensive di produzione. D'altro canto però esistono interessanti possibilità legate ai biocombustibili per facilitare un reale accesso ad energie pulite per le popolazioni locali.

Incentivare la produzione sostenibile di biomasse dovrebbe generare la creazione di più avanzate soluzioni ambientali e allo stesso tempo indirizzare e condizionare le politiche socio-economiche dei vari paesi. La produzione di biofuel, basata sull' agricoltura familiare e non su quella intensiva, in determinate aree degradate del Sud del mondo potrebbe rappresentare un'occasione per avviare un processo di risanamento di aree povere, rafforzando allo stesso tempo le comunità rurali locali e migliorando sensibilmente le loro entrate economiche e il loro accesso diretto all'energia.

GVC insieme ai suoi partner avrà il compito di promuovere e sensibilizzare attraverso conferenze e incontri le giovani generazioni a queste problematiche e avviare degli studi specifici attraverso un "board" di esperti in campo scientifico ed ambientale che avrà il compito sul territorio di analizzare tali problemi e realizzare un manuale di buone prassi e linee guida per una crescita economica sostenibile e per facilitare l'accesso all'energia delle popolazioni più povere del mondo.

Il progetto "Energizing Development" è realizzato grazie al co-finanziamento della Commissione Europea.
Per maggiori info: stefania.piccinelli@gvc-italia.org  

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