"La provocazione fatta dal Ministro Brunetta va a toccare una realtà molto articolata" afferma Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige - Movimento Italiano Genitori, in riferimento alla proposta del Ministro della Funzione Pubblica di una legge che obblighi i ragazzi a lasciare le casa dei propri genitori appena compiuta la maggiore età.
"La provocazione fatta dal Ministro Brunetta va a toccare una realtà molto articolata" afferma Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige - Movimento Italiano Genitori, in riferimento alla proposta del Ministro della Funzione Pubblica di una legge che obblighi i ragazzi a lasciare le casa dei propri genitori appena compiuta la maggiore età.
"Sicuramente il ritardato abbandono della famiglia, in termini di indipendenza economica e autonomia, non può essere risolto con una semplice legge. Probabilmente quasi la totalità dei giovani italiani vorrebbe essere autonoma e indipendente dai propri genitori, proprio come lo sono i loro coetanei nel resto d'Europa, ma non è nelle condizioni per esserlo.
E' necessario uno sforzo concreto per creare le condizioni per traghettare i ragazzi nel mondo del lavoro, consentendogli così di rendersi autonomi." La presidente del Moige ha affrontato anche la questione della prolungata permanenza degli studenti italiani nelle aule universitarie, riportando l'attenzione sulla precarietà del sistema lavorativo che attende i ragazzi dopo la laurea: "Sicuramente è un dato reale che gli studenti delle Università italiane impiegano molti anni a concludere il loro percorso di studi.
Ma al di là di questo, anche i ragazzi che si laureano nei tempi giusti e con buone votazioni faticano oggi a trovare una occupazione stabile e retribuite in maniera dignitosa, tale almeno da poter permettere loro di affrancarsi dai propri genitori e rendersi realmente autonomo.
Con uno stipendio precario, mi sembra ingiusto chiedere a un giovane di riuscire a mantenersi completamente da solo e ancora più chiedergli di crearsi una famiglia".