Le equipe di MSF hanno curato circa 2mila pazienti fino a questo momento. I pazienti continuano giungere numerosissimi e le equipe di MSF stanno facendo del loro meglio per prestare le prime cure di pronto soccorso, ma i bisogni in termini di operazioni chirurgiche sono enormi.
I principali ostacoli riguardano i blocchi all'aeroporto, lo spostamento rapido di personale e materiale di soccorso, e i danni alle strutture pre-esistenti. Tutte e tre le strutture mediche di MSF nella capitale sono state parzialmente danneggiate: il centro di salute nello slum di Martissant, il centro traumatologico da 60 posti letto Trinité, l'ospedale specializzato in cure ostetriche da 75 posti letto Solidarité.
La maggior parte dei pazienti sono stati curati in cliniche da campo (tende) che sono state allestite nei pressi delle strutture mediche danneggiate. Sono già giunti a Haiti altri 40 operatori umanitari internazionali, mentre altri aerei cargo con materiale di soccorso e ulteriori operatori umanitari sono arrivati tra sabato e domenica.
Per quanto riguarda la situazione generale, il traffico è migliorato nella città, nonostante i camion abbiano ancora difficoltà nell'aggirare le macerie nelle strade. Il centro della città è assolutamente devastato.
Le persone hanno iniziato a fuggire dalla città. I parchi pubblici e gli spazi aperti sono affollati di persone che hanno perso la loro casa o hanno paura di rientrare negli edifici. Ci saranno almeno duemila persone sfollate nella piazza principale, i Champs de Mars davanti al palazzo presidenziale. Molte persone si sarebbero radunate in altri parchi. Ci sono meno cadaveri per le strade, poiché sono iniziate le operazioni per disporre dei cadaveri.
La notte, le persone dormono per le strade, e pregano e cantano, terrorizzate dalle scosse di assestamento. Il cibo inizia a scarseggiare. Le persone sono in coda per trovare benzina nelle stazioni di servizio. La notte la città è completamente al buio.