"Ni, mondlokaj civitanoJ - Noi cittadini globali-locali". Questo il nome dato al 1° Meeting mondiale dei giovani per un futuro sostenibile, che si sta svolgendo a Bari, e che è stato presentato ai microfoni di Radio Gioventù dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni e dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Entrambi sono anche i promotori del progetto, insieme con l'Agenzia Nazionale per i Giovani. "Abbiamo immaginato un luogo nel quale mettere a confronto millecinquecento tra ragazzi e ragazze provenienti da centosessantatre diverse nazioni - spiega Giorgia Meloni - Sono diplomatici, volontari, esperti di politica internazionale, giornalisti, attivisti, coordinatori di reti nazionali e internazionali, imprenditori, hanno tutti una decina d'anni di curriculum alle spalle, ma soprattutto hanno tutti meno di trent'anni di età". "Noi ascolteremo e metteremo in contatto questo pezzo di giovani generazioni con le forme della governance mondiale, con le grandi istituzioni politiche, economiche e internazionale - interviene il presidente Vendola - Sarà un'occasione per mettere insieme politica e geografia. La politica deve interrogare Copenaghen e lasciarsi interrogare da Copenaghen e dalla mutazione climatica. Deve interrogare Teheran e lasciarsi interrogare da Teheran, che rappresenta la grande domanda di libertà oggi nel mondo". Nel corso della puntata il giornalista di Rtl 102.5 Pierluigi Diaco ha voluto poi introdurre il tema della diffusione dell'Aids nel nostro Paese, riportato agli onori delle cronache dalla coraggiosa lettera inviata alla redazione del Corriere della Sera da una ragazza di ventuno anni, affetta da HIV. "Si dovrebbe parlare molto più spesso di questa malattia" spiega nella lettera la coraggiosa studentessa che ha scelto di raccontare la sua drammatica realtà. "Io non sono una drogata, una dai facili costumi. Io sono una ragazza normale". Sul tema è intervenuto anche l'attore Giorgio Pasotti, regista di recente di un efficace e apprezzatissimo spot per la prevenzione dell'HIV.

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