Terremoto ad Haiti: conferenza stampa Capo Unità di Crisi (ore 11.00)
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Sono ottanta gli italiani contattati finora ma mancano ancora all'appello decine di connazionali. Lo ha reso noto il capo dell'Unità di crisi del MAE, Fabrizio Romano, durante un briefing con la stampa sulla situazione ad Haiti. Un "nostro funzionario", in arrivo in queste ore a Port-au-Prince - ha spiegato Romano - "per prima cosa" andrà all'Hotel Montana, crollato nel terremoto, "per verificare" l'eventuale presenza di italiani.
Il funzionario attiverà poi "un'antenna" in modo da avere un contatto diretto con il MAE, e opererà in tandem con un collega dell'ambasciata italiana a Santo Domingo, per svolgere "una ricerca più mirata dei nostri connazionali, avvalendosi anche dell'apporto delle autorità locali". Romano ha poi puntualizzato che il quadro resta "resta drammatico, fluido e tutt'altro che chiaro" a causa anche delle linee di comunicazione ancora disturbate.
Il MAE invita chiunque sia a conoscenza di amici o parenti italiani che si trovano ad Haiti a contattare l'Unità di crisi alla Sala operativa al numero 06-36225, "per rendere il quadro più chiaro nel minor tempo possibile". Per quanto riguarda i primi aiuti materiali, non potranno partire prima dell'inizio della prossima settimana, a causa delle difficoltà logistiche.
Lo ha spiegato il Vicedirettore generale della Cooperazione italiana, Mario Sammartino, il quale ha aggiunto che è necessario assicurare l'arrivo "disciplinato degli aiuti". In questo senso la Cooperazione "sta lavorando in raccordo con le agenzie ONU e i partner europei", e oggi è prevista una riunione a Bruxelles.
Inoltre, il pool di ONG ?AGIRE' ha lanciato una campagna di raccolta fondi che saranno utilizzati in sinergia con quelli messi a disposizione dal Governo per far fronte alla fase della ricostruzione.

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